Silvana De Mari, valente medico, straordinaria scrittrice fantasy e coraggiosa paladina dei valori non negoziabili, che i nostri Lettori conoscono bene, ha pubblicato con Lindau nello scorso mese di marzo un piccolo libro (96 pagine), gustoso, prezioso, imperdibile: Cronache di vascello del capitano Quindici e altri racconti (Egregio Dottor Babbo Natale e La storia delle tre mele).
Non sono fiabe per bambini, ma sono racconti molto adatti agli adulti e agli adolescenti, soprattutto in questo momento critico in cui soffrono tremendamente per l'isolamento sociale e il terrore del Covid che ormai ha contagiato i più, grazie al lavorio incessante dei nostri media mainstream.
La brutta principessa alla ricerca delle tre mele e il giovane Stefano che scrive a Babbo Natale, dimostrano che le circostanze avverse, i difetti fisici, i bulli che fanno prepotenze, si possono affrontare e vincere. Il mondo che ci circonda e che non ci piace possiamo subirlo, patirlo, oppure possiamo cambiarlo.
Il capitano Aquindici, poi, va conosciuto assolutamente. È un piccolo extraterrestre straordinariamente evoluto - tanto d'aver conquistato l'immortalità ed essere in grado di assumere una "consistenza" virtuale - che si trova costretto a rimanere sulla terra, pianeta troglodita, "insopportabilmente acquoso", a stretto contatto con una delle disprezzabili creature estremamente limitate che la popolano.
E così impara a conoscere il nostro mondo e la nostra "povera" umanità. E... s'innamora del Cyrano di Rostand, che si batte nella speranza della vittoria, anche se sa che alla fine verrà sconfitto e che dice: «È molto più bello quando è inutile». Perché in ogni caso, anche quando fosse spogliato di tutto, si presenterà davanti a Dio portando con sé «senza piega e immacolato» il suo «pennacchio».
Leggetelo. Vi innamorerete anche voi.