«L’appoggio fondamentale del centrodestra per l’approvazione della mozione del Movimento 5 Stelle sul fine vita conferma la svolta radicale in Veneto del centrodestra di Zaia. Con il voto favorevole di vari esponenti della Lega e della lista Zaia Presidente si spalanca la porta alla morte, anziché curare e accompagnare malati, fragili e sofferenti. Il contenuto della mozione è quanto di più pericoloso si possa pensare, poiché parla di apertura al fine vita a “tutte le persone che ne avanzano richiesta” e addirittura in modo “rapido”. Politica e istituzioni dovrebbero preservare la Vita e cercare di alleviare le sofferenze, non eliminare i sofferenti. Si dica onestamente che si vuole legalizzare il diritto di chiunque, al di là di qualsiasi condizione fisica o psichica, di essere ucciso in maniera controllata e, per così dire, “dignitosa” e che si vuole abolire l’imperativo morale del “non uccidere”. L’esito di una così infernale operazione non potrà però che essere una ulteriore degradazione del valore morale della vita umana, che l’intera società pagherebbe a caro prezzo». Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia.
04/05/2023 di Ufficio Stampa Pro Vita & Famiglia
Il Centrodestra in Veneto approva mozione M5S su fine vita e apre alla morte
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