Decollo, volo, atterraggio: parlare sempre più di famiglia, pensare a politiche per la famiglia, riunire il mondo intorno al tema della famiglia. È la genesi naturale di un percorso pro family che vede nel Congresso mondiale delle famiglie la sua massima espressione. Sarà in Italia per la prima volta dal 29 al 31 marzo 2019 ed è giunto alla sua tredicesima edizione.
La kermesse internazionale che afferma e difende la famiglia naturale condurrà i leader mondiali a Verona per riportare finalmente al centro del dibattito istituzionale le politiche familiari e temi come il matrimonio, i diritti dei bambini, l’ecologia umana integrale, la donna nella storia, la crescita e la crisi demografica, la salute e dignità della donna, il divorzio, le politiche aziendali per la famiglia e la natalità. Tra le associazioni organizzatrici ci sono Pro Vita Onlus, Generazione Famiglia, il Comitato Difendiamo i nostri figli, CitizenGo Italia, la National Organization for family, ed è già stato concesso il Patrocinio del Ministero della Famiglia.
Come città ospitante è stata scelta Verona e non a caso: dichiarata da poco a “città per la Vita” diventando un modello di ispirazione anche per altre metropoli, sorge nel bel Veneto, Regione che si è distinta per una strategia complessiva di interventi che mirano a promuovere e sostenere la famiglia in tutti i suoi processi evolutivi, con tanto di sussidi economici a quei nuclei che vivono in condizioni economiche disagiate nelle quali sono presenti persone minorenni, figli disabili o una donna in stato di gravidanza.
In più il Veneto non sfugge agli attenti osservatori politici come Regione incubatrice dell’ala più valoriale del Paese.
Inutile sottolineare che la maternità surrogata sarà uno dei temi da affrontare: il Presidente del Congresso mondiale delle famiglie Brian Brown, insieme ad Antonello Brandi, presidente del Congresso a Verona, ha infatti annunciato che questo tema verrà discusso in quella occasione con tutti i presenti.
E chi sono i presenti? Tra i relatori, hanno confermato la propria partecipazione Matteo Salvini, Vicepresidente del Consiglio; Igor Dodon, Presidente moldavo; Lorenzo Fontana, Ministro per la Famiglia e la Disabilità; Katalin Novak, Segretario di Stato e Ministro per la famiglia ungherese; Attila Beneda, Vice Ministro per la famiglia ungherese; Federico Sboarina, Sindaco di Verona; Massimo Gandolfini, Presidente del Family Day; Brian S. Brown, Presidente dell’Organizzazione Internazionale per la Famiglia; Dr. Allan Carlson, autore e co-fondatore dell’Howard Center; S.E. Ignazio Giuseppe III, Patriarca della Chiesa cattolica sira; S.E. Konrad Glebocki, Ambasciatore Polacco in Italia e Lucy Akello, Ministro ombra per lo sviluppo sociale ugandese.
Tutte personalità politiche unite dalle battaglie a favore della famiglia e proprio un mese prima delle elezioni Europee. Un caso?
È chiaro che il vento europeo sta cambiando, il ritorno alle politiche familiari è sicuramente centrale ed è tra le scelte che più sottolineano l’evoluzione del pensiero politico del vecchio Continente sopraffatto da calo demografico e da un’immigrazione incontrollata vista fino ad oggi come unica soluzione al problema. A Verona, a marzo, il vento pro family farà sentire la propria forza e rappresenta una importante svolta nel panorama europeo.
Marta Moriconi