Il sesso è determinato dalla presenza nel nostro corredo genetico di due cromosomi sessuali, XX promuove lo sviluppo sessuale femminile, XY quello maschile. L’apparato genitale maschile e femminile fece la comparsa sul nostro Pianeta circa 150 milioni di anni fa e dal quel momento la riproduzione da agamica (senza gameti) diventò gamica o sessuata. Quanto il Creatore, per chi ci crede, o l’evoluzione, per chi è ateo, abbia impiegato per costruire i due apparati maschile e femminile non è immaginabile. Certo il tutto non è stato fatto con un colpo di bacchetta magica. Durante lo sviluppo dei due apparati possono determinarsi degli errori che comporteranno alterazioni dello sviluppo sessuale. Questo può avvenire anche in altri apparati e organi. Noi medici chiamiamo queste alterazioni “difetti congeniti”. Esempi sono le cardiopatie, lo strabismo, il diabete e anche i disturbi di genere. Questo non significa che alla persona con un difetto congenito non si debba riconoscere la dignità umana e il sacrosanto rispetto. Classificazioni del sesso, come riportato nell’articolo 1 della legge Zan, non hanno alcun fondamento scientifico. Il sesso è solo quello biologico, tutto il resto è solo propaganda e filosofia. Il genere Gender non ha alcun fondamento scientifico, è solo un dato psicologico che identifica la percezione che una persona ha di sé. Per il Gender il maschio e la femmina non esistono sul piano biologico perché il sesso è solo una costruzione culturale. Ogni persona sceglie la propria sessualità in accordo agli istinti che avverte. Nel suo ddl Zan chiama questa condizione “identità di genere”. Questa teoria è molto pericolosa perché sovverte l’ordine naturale. Alcuni segnali ci sono già perché in alcune scuole italiane si educano i ragazzi alla teoria Gender, i termini padre e madre sono sostituiti con quelli di genitore 1 e 2. E’ l’inizio di una nuova cultura che trova la sua origine nel marxismo-engelismo. Per questa corrente filosofica, la donna diventa la prima forma di proprietà privata da parte dell’uomo. La donna è schiacciata dall’uomo e ridotta a serva con l’obbligo della maternità ripetuta, dei lavori domestici e della emarginazione sociale. Per liberare la donna da questa oppressione è necessario distruggere la famiglia tradizionale, il matrimonio deve essere abolito perché è una gabbia per la donna, l’amore deve essere libero e deve esserci uguaglianza tra i sessi. I sostenitori della teoria Gender come le LGBT, Amnesty International, le ONG, Greenpeace, Women’sEnvironments vogliono proprio questo. La cosa più preoccupante è che la nostra società subisce in silenzio e non si accorge che la teoria Gender sta conquistando spazi sempre più ampi nella società, determinando la distruzione e la negazione di realtà oggettive. Tutto è lasciato alla interpretazione del singolo, che rifiuta ogni limite o confine morale. Il nemico numero uno dei Gender è la famiglia perché ostacola l’autodeterminazione dell’individuo che vuole decidere liberamente. La famiglia è una istituzione naturale perché deriva dalla relazione maschio-femmina che è inscritta nella struttura intima dell’uomo che, come tutti gli esseri viventi, ha come compito-istinto la conservazione della specie. Gli ideologi del Gender propinano altre forme di famiglia e vogliono distruggere l’istituto familiare perché è solido e basato su principi etico-morali. Le famiglie dei Gender sono invece montabili e smontabili a seconda dei gusti. Questo è un attacco durissimo nei confronti dell’ordine sociale naturale. Infine mi chiedo che effetto avrà sulle generazioni future l’indottrinamento scolastico della teoria Gender. Mettere in discussione se esiste o no il sesso, se il bambino ha bisogno o meno della figura materna e paterna mi sembra che sia un grave attentato alla dignità umana e all’ordine dell’organizzazione naturale delle cose.
Prof. Giandomenico Palka
Già Ordinario di Genetica Medica
Università G. D’Annunzio Chieti-Pescara