Marie Stopes, prima donna ad aprire una clinica per il controllo delle nascite e ad applicare in modo scientifico sia programmi contraccettivi che una profonda scelta eugenetica nelle nascite, viene presa a modello tutt’ora per il suo impegno nelle cure parentali e in battaglie femministe nel Regno Unito.
Recentemente i giornali inglesi hanno però preso in analisi la sua vita, notizia ripresa in Italia da Tempi, soprattutto in ambito familiare, riscontrando una realtà tutt’altro che rosea.
Moglie degenera, madre snaturata. Figli utilizzati come se non peggio di cavie.
Il primo marito, un genetista di fama internazionale, venne sbertucciato pubblicamente in quanto impotente, causa da cui nacquero le ragioni per la richiesta di annullamento del matrimonio.
Sorte non migliore fu riservata per il figlio, trattato come un esperimento sociale a cui imporre vestiario e comportamenti femminili sino all’età di 11 anni.
A questo si aggiunsero i 4 figli adottivi, presi e riconsegnati indietro senza riguardo alcuno, uno dei quali seviziato regolarmente con frustate.
Questa la guru del femminismo, questo l’esempio di cure familiari.
Redazione
