Esattamente un anno fa, il 23 marzo, saliva al cielo l’amico e compagno di tante battaglie per la Vita Carlo Casini.
Mio malgrado lo conobbi soltanto pochi anni fa, nel dicembre del 2014, ma riuscimmo ugualmente a portare avanti delle iniziative per la difesa della vita, come la campagna per contrastare l’ideologia gender nelle scuole che in poco tempo raggiunse quasi 200.000 sottoscrizioni, coinvolgendo la stampa e l’opinione pubblica a livello nazionale.
Carlo Casini, ex magistrato ed ex parlamentare, fu il fondatore del Movimento per la Vita e uno dei più importanti protagonisti del cattolicesimo impegnato nella società, nella cultura e nella politica. Era stato infatti magistrato della Corte di cassazione e giornalista, nonché autore di alcuni saggi sui temi della giustizia, della famiglia e della tossicodipendenza.
In politica, invece, fu protagonista dal 1979 al 1992 e, nella sua ultima legislatura, fu anche relatore della proposta di legge costituzionale che abolì l’autorizzazione a procedere, ovvero il permesso di svolgere un’azione penale (in questo caso verso i parlamentari) rilasciato alla magistratura da altra autorità.
La sua azione per la Vita nascente fu fondamentale e caratterizzò praticamente tutta la sua vita. Fu infatti docente di diritti umani e bioetica presso l’Ateneo pontificio Regina Apostolorum e membro della Pontificia accademia per la Vita. Nell’ormai lontano 1975, invece, fondò – come detto – il Movimento per la Vita italiano, di cui ne divenne presidente nel 1990 e presidente onorario nel 2015, oltre ad essere membro del direttivo di “Scienza e Vita”.
Gli ultimi mesi della sua vita sono stati caratterizzati dal progredire della Sla, la Sclerosi Laterale Amiotrofica, che lo ha portato via all’età di 85 anni.
Un anno fa, dunque, per noi è morto non solo il fondatore del Movimento per la Vita, ma soprattutto un amico e un cristiano con la C maiuscola. Un vero guerriero che combatteva per la Vita e lo ha fatto fino alla fine.
Da sottolineare, infatti, che è stato uno dei pochi leader di movimenti che si è impegnato ufficialmente e senza esitazione contro l’aborto nel momento in cui il mondo politico cattolico era diviso. Si è inoltre sempre battuto per fermare la legge 194, ha fondato decine di Centri di Aiuto per la Vita, che hanno salvato migliaia di bambini e il suo ruolo è stato fondamentale anche per il progetto “Gemma”.
Carlo era una persona buona e coraggiosa, sempre pronta ad aiutare il prossimo e soprattutto i più deboli ed indifesi degli esseri umani: i bambini nel grembo delle mamme.
Requiem aeternam dona ei, Domine, et lux perpetua luceat ei. Requiescat in pace. Amen.