Due righe solo per esternare un dubbio che turba il nostro cuore delicato. Infatti nel titolo abbiamo messo un punto interrogativo. Il Corriere della Sera dice le bugie? Mah! È un’ipotesi sciagurata pensare che il primo e più illustre quotidiano d’Italia, defensor indomito della libertà e della democrazia, faccia cose così brutte, però, beh, valutate un po’ voi.
Abbiamo invitato i nostri lettori a partecipare al sondaggio “Secondo voi un bambino può vivere bene in una coppia formata da due padri o due madri?”, lanciato sul Corrierone on line (stranamente sembra non funzionare più ndr).
Al giorno 20 questo sondaggio faceva registrare una percentuale di “no” pari al 65%. Poi è iniziato un crescendo rossiniano. Ieri i favorevoli al “sì” erano l’85%, stamattina (ore 12.40) sono saliti ulteriormente, arrivando a quota 91%.
Bulgaria docet? Come potete notare anche qui c’è un punto interrogativo. Non accusiamo nessuno, sia ben chiaro. Però, insomma, qualche perplessità è lecita.
Certo, sulla stessa pagina del sondaggio si avvisa il lettore “I sondaggi online di Corriere.it non hanno un valore statistico, si tratta di rilevazioni non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno l’unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità. Le percentuali non tengono conto dei valori decimali. In alcuni casi, quindi, la somma può risultare superiore a 100”.
Tutto giusto, ineccepibile.
Però per un attimo facciamo i maliziosi. Facciamo l’ipotesi (sia ben chiaro, è solo un’ipotesi) che qualcuno al Corrierone voglia essere molto ma molto politicamente corretto. È chiaro che deve dire sì al sondaggio e fare in modo che il sondaggio risulti a favore dei “sì”. Ora quel tale è di sicuro una pecora nera, perché tutti sappiamo che il Corriere della Sera è un quotidiano dove si pubblica tutta la verità, solo la verità, nient’altro che la verità.
Ora, questa pecora nera si fa prendere un po’ la mano, e non capisce che già una percentuale di “sì” attorno, che so, al 65% sarebbe un successo per i sostenitori delle adozioni da parte di coppie di omosessuali. No, la pecoraccia cattiva vuole strafare, e così si arriva a uno strepitoso successo dei “sì” che, sia detto con tutta la riverenza dovuta al Tempio del Giornalismo nazionale, ricorda un po’ i clamorosi successi elettorali della Bulgaria dei bei (per alcuni…) tempi.
Se questa maliziosa ipotesi fosse vera, di certo la direzione del Corrierone correrebbe ai ripari, individuando la pecora nera, che oscura un indiscutibile patrimonio di onestà e di obiettività, la sanzionerebbe e porgerebbe le scuse ai lettori per l’accaduto.
Fine delle ipotesi maliziose.
Notiziola così, tanto per concludere: noi di Riscossa Cristiana siamo un “niente” nel campo dell’informazione, non siamo certo noi a creare ostacoli o problemi a chicchessia. Eppure ogni giorno, ripeto, ogni giorno, la nostra posta è intasata da circa 200 “spam” di commenti agli articoli. Si tratta di mail spedite solo per “far numero”, da indirizzi continuamente diversi, e che in genere hanno un testo formato da sequenze di lettere e numeri senza senso. Si tratta di azioni di disturbo e di tentativi di bloccare il sito intasandolo di posta.
Mi spiegano tecnici del settore che esistono programmi con i quali si possono mandare migliaia di mail, variando di continuo l’indirizzo del mittente.
Insomma, nel settore della posta elettronica di trucchi e pasticci se ne possono fare tanti…
E allora, qui habet aures audiendi… eccetera