08/02/2022 di Luca Volontè

In Peru è scontro tra genitori e lobby Lgbt per la libertà educativa

Lo scorso fine novembre 2021 varie associazioni di genitori del Perù avevano denunciato la pubblicazione del Ministero dell'Educazione (MINEDU) dal titolo: "Guida per implementare un'educazione sessuale completa", ovvero una guida di insegnamenti abortisti e LGBTI distribuita nelle scuole di ogni ordine e grado del paese, senza la consultazione né la compartecipazione dei genitori, come previsto invece dalla Costituzione peruviana.

La direttrice di Asociación Origen, Giuliana Caccia, aveva denunciato sulle sue reti social le azioni del governo del presidente Pedro Castillo. A queste critiche si sono unite diverse organizzazioni, gruppi e leader pro-famiglia di tutto il paese. Tra gli altri, anche Gaby Pacheco, portavoce dell'associazione civile Padres en Acción, aveva detto ad ACI Prensa che per redigere la Guida il Ministero dell'Educazione non solo "non ha chiesto la rappresentanza dei genitori", ma "è stato consigliato da rappresentanti di ONG abortiste ed LGBTI che hanno una propria agenda".

Le associazioni di genitori peruviani non si sono fermati ed in questi giorni stanno facendo sentire la propria voce di protesta attiva. E’ stata infatti lanciata da qualche giorno una campagna di firme per difendere una legge presentata in Perù che protegge il diritto dei genitori a contribuire alla qualità dei contenuti educativi che i loro figli ricevono dallo Stato, impedendo l'indottrinamento abortista ed LGBTI. Il 18 gennaio scorso, infatti, la Commissione dell'Educazione del Congresso della Repubblica aveva approvato, con 14 voti a favore, il disegno di legge 904/2021-CR del deputato Esdrás Medina, che ha proposto la "Legge che promuove la qualità dei materiali e delle risorse educative in Perù".

"Questo è un diritto fondamentale che noi genitori abbiamo come primi educatori dei nostri figli, riconosciuto dalla Costituzione, dal Codice dell'infanzia e dell'adolescenza, così come da vari trattati internazionali sui diritti umani come la Convenzione americana sui diritti umani", si legge nella petizione, che ha raccolto più di 2000 firme in pochissimi giorni. Il disegno di legge a difesa de diritti dei genitori non è ancora stato discusso nella plenaria del Congresso, ma dalla sua approvazione diversi politici e ONG stanno facendo di tutto per impedirne l’approvazione.

Queste organizzazioni hanno intrapreso una campagna di disinformazione, creando una narrazione assurda e descrivendo i genitori come non qualificati per educare o dare un parere sull'educazione dei propri figli. La leader pro-famiglia e la direttrice dell'associazione Origen, Giuliana Caccia, hanno ricordato che i genitori hanno "il diritto di partecipare al processo educativo dei figli”, come affermato nell'articolo 13 della Costituzione e nell'articolo 5 della Legge Generale sull'Educazione, così come in molti documenti internazionali sui diritti umani.

La proposta di legge 904/2021 vorrebbe dunque riempire un vuoto nella regolamentazione di un diritto alla libertà e alla qualità dell’educazione che è stato stravolto proprio dalle norme raffazzonate sull’indottrinamento LGBTI e abortista del Governo. La battaglia sarà ancora lunga, ma di certo l’atteggiamento e le iniziative dei padri e delle madri di famiglia peruviani, a difesa dei propri figli, si sta dimostrando molto efficace.

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