La Buona Notizia di oggi è la storia della conversione di un’infermiera che era convintamente pro choice (pro aborto), perché le dicevano “bisogna salvare anzitutto la vita della madre”.
E perché le dicevano che i bambini in grembo non sono bambini...
Jane Beville ha raccontato così la sua storia:
“Sono stata infermiera per 33 anni, 18 dei quali in sala parto e nel reparto ostetricia ad alto rischio. Non ho mai mai visto un caso in cui sarebbe stato necessario un aborto per salvare la vita di una madre. “
“Nel 1983 ho tenuto tra le mani un bambino abortito spontaneamente di 14 settimane. Non era un ammasso di tessuto, o un coagulo di sangue, o un grumo di cellule. Era un bambino piccolo, che ha scalciato e agitato le braccia debolmente cercando di respirare. Quel piccolo bambino voleva vivere. Mi ha spezzato il cuore.
Sono diventata pro-life da allora, perché in quel momento ho visto la verità. “
Redazione
Segnalate alla nostra Redazione (qui i contatti) la vostra Buona Notizia! Può essere un articolo ripreso dal web o una vostra testimonianza... la condivideremo con tutti i Lettori!
#STOPuteroinaffitto: firma e fai firmare qui la petizione contro l’inerzia delle autorità di fronte alla mercificazione delle donne e dei bambini