La Buona Notizia di oggi è che i bambini e gli adolescenti ancora possono contare su adulti che hanno a cuore la loro crescita serena.
Se da un lato ci sono quelli che incarnano la cultura della morte in salsa gender e mirano a destrutturare, decostruire e mettere in crisi i ragazzini in relazione al loro corpo e alla loro identità sessuata, dall’altro ci sono persone che li difendono e che protestano e che ottengono risultati.
Sono due gli spettacoli tesi a fare propaganda gender e omosessualista hanno fatto scalpore nelle ultime settimane.
Fa’afafine di cui potete leggere qua. A proposito, anche la dottoressa De Mari che è anche psichiatra, ha detto: «Questo spettacolo tutto colori e immagini surreali, invece di consolidare i punti di riferimento dei bambini, cerca di destabilizzarli, a partire dal ritratto caricaturale dei genitori dal buco della serratura, dapprima isterici e urlanti e alla fine amorevolmente accondiscendenti. Come dire ad un preadolescente che i genitori sbagliano, sono nemici, non sanno suggerire un giusto percorso di crescita ai propri figli e bene o male dovranno adattarsi».
Poi c’è Bent, una storia tra due uomini nel campo di concentramento di Dachau (anche con la scusa della giornata della memoria si può fare propaganda all’ideologia LGBT).
Questo destinato ai ragazzi delle scuole medie inferiori, quello ai bambini delle elementari.
Per contrastare questa deriva diseducativa, molti genitori si sono fatti sentire. Una petizione ha raccolto quasi 100mila adesioni in una settimana: a Potenza, a Pisa, a San Pietro In Casale (Bologna), Avellino, Rimini e Vicenza, Bolzano e Pistoia gli spettacoli sono stati cancellati oppure sono stati disertati.
C’è chi grida sdegnato alla censura: a noi invece sembra proprio una buona notizia. A tutti serva di incoraggiamento ad alzare la voce per protestare contro la propaganda che vuole infilare nella testa dei nostri figli idee malsane.
A domani, con un’altra Buona Notizia!
Redazione
Fonte: L’Ultima Ribattuta, Il Giornale
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