La Buona Notizia di oggi parla di eutanasia.
Sì, perché il cantante Ron parteciperà al prossimo Festival di Sanremo per portare un messaggio forte: le persone non si uccidono e la vita è degna di essere vissuta, anche nella sofferenza.
Nel contesto odierno, la Buona Notizia di un cantante che decide di compromettersi in favore della vita scalda il cuore. E lo fa ancora di più nel momento in cui si legge che Ron non è nuovo a queste cose e che a spingerlo non è il marketing, ma una genuina convinzione personale e una storia di amicizia. Oramai dodici anni fa, infatti, il cantante ha conosciuto Mario Melazzini, malato di SLA, che è diventato uno dei suoi migliori amici.
L’Ansa riporta le parole del cantante: «Già 12 anni fa avevo pubblicato il disco ‘Ma quando dici amore’ a favore dell’associazione AISLA, con 14 artisti. Ma stavolta ho fatto le cose ancora più in grande. Non mi vergogno di dire che non ha venduto molto, ma sento di avere una responsabilità enorme nei confronti dei malati di SLA, una malattia cattivissima contro la quale loro ce la mettono tutta, anche con la fede che ha ruolo importantissimo. Non credo nell’eutanasia prima dei tempi e nemmeno nelle cliniche in Svizzera come soluzione. E non sosterrei una proposta di legge in questo senso. Abbiamo i mezzi per accompagnare tutti malati in modo dignitoso nel loro percorso di fine vita».
Bravo Ron! L’eutanasia in Italia non deve passare!
A domani, con un’altra Buona Notizia.
Redazione
P.s.: Anche se c’è Ron, Sanremo è meglio non guardarlo.
Fonte: Ansa
NO all’eutanasia! NO alle DAT!
Non facciamoci imbrogliare!