La famiglia va difesa e l’unico orientamento che merita un incentivo pubblico è quello eterosessuale. Questa la sintesi de La Buona Notizia di oggi.
La società, lo sappiamo, trova il proprio nucleo nella famiglia (naturale) e deve avere come interesse principale quello di sostenere le realtà che hanno a cuore il benessere della collettività: in tal senso, un sostegno pubblico al cosiddetto “matrimonio gay”, e dunque una legittimazione delle unioni omosessuali, non ha alcuna ragion d’essere. Ma l’ideologia (lgbt) oggi ha spesso la meglio...
Non così nella Provincia di Verona, da quanto apprendiamo – ad evento concluso – da l’Arena. Questa la Buona Notizia: nell’ambito della quindicesima edizione del Tocatì – Festival Internazionale dei Giochi in Strada erano stati inseriti degli incontri che – a detta del Popolo della Famiglia – «appaiono improntati alla promozione di una cultura contraria alla famiglia. Tra i titoli degli incontri incriminati il “Popolo della famiglia” cita tra gli altri: “Diversamente amare” e “Mio figlio gay”. Di qui la richiesta al sindaco di annullare l’iniziativa».
La Buona Notizia è che la richiesta del popolo pro-famiglia è stata accolta, come si apprende da un Comunicato Stampa del Comune di Verona: «Dopo un confronto con l’associazione Aga, organizzatrice del Tocatì, il Comune di Verona ha ritenuto che la tipologia di contenuti non fosse adeguata al messaggio culturale del festival dei giochi di strada. Pertanto la biblioteca civica non ospiterà la citata attività nelle giornate di sabato e domenica».
Sabato e domenica scorsa dunque, nel veronese, hanno vinto la cultura della famiglia e... il buon senso!
A domani, con un’altra Buona Notizia!
Redazione
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