La crescita demografica serve allo sviluppo economico.
In Italia e in Europa non ne vogliamo sapere. Siamo affezionati all’ideologia neo – malthusiana, che è promossa dal partito trasversale dell’eugenetica, dell’aborto e dell’eutanasia, dai “cultori della morte”: che sono padroni del politicamente corretto, dei media, e che da decenni plasmano l’opinione pubblica, anche attraverso leggi “mortifere”.
E dalla crisi non ne usciamo.
AsiaNews oggi ci informa che il Governo cinese, invece, prevede che un milione di coppie chiederanno il permesso per fare un secondo figlio: merito delle nuove norme sulla pianificazione familiare che consentono il secondo figlio, appunto, quando uno dei richiedenti sia a sua volta figlio unico.
Dopo 30 anni e più di politica di controllo demografico, la Cina si rende conto che per far crescere il PIL servono braccia giovani e robuste.
Se non nascono bambini, sarà difficile poi che crescano gli operai!
Infatti la crescita vertiginosa del PIL cinese, che ha avuto il suo boom negli anni ’80, da tempo è rallentata, ora è quasi ferma.
L’invecchiamento della popolazione, inoltre, crea o ingigantisce i problemi sociali dovuti all’assistenza e alla previdenza per gli anziani: la più efficace “pensione” per i vecchi poveri sono i figli giovani che lavorano, soprattutto in campagna.
Ora la Cina, toccando con mano la crisi inevitabile che deriva dal controllo demografico, comincia a correre ai ripari.
In Europa (che pure sta invecchiando paurosamente), non ci pensiamo proprio: siamo ancora fedeli a quelle ideologie neo – malthusiane che ci stanno portando all’estinzione.
A Pechino, resta comunque la barbarie della politica di pianificazione familiare. Per fare un figlio, i Cinesi devono chiedere il permesso al governo (a pena di pesanti sanzioni e di violenze...): altro che “diritti sessuali e riproduttivi”!
Redazione