04/05/2020 di Manuela Antonacci

La “fase 2” che ha sconvolto il significato del termine “congiunti”

Parte oggi la cosiddetta “fase 2” delle restrizioni per combattere la pandemia da Covid-19. Tante le nuove regole richiamate dal nuovo Dpcm dello scorso 26 aprile, tra le quali – come si legge nel decreto - si potrà fare visita ai “congiunti” con le solite precauzioni, ovvero guanti, mascherina e distanza di sicurezza.

Ma chi sarebbero per l’esattezza i congiunti? Il termine ha creato diversi dubbi, peraltro l’ultima dichiarazione di Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, che definisce “congiunti” anche gli amici “purché amici veri” ha suscitato molte perplessità e anche una certa dose si ilarità sui social. Ma il termine “congiunti” sembra essere diventato anche il pomo della discordia, ultimamente, in quanto avrebbe fatto infuriare niente di meno che Arcigay!

L’Associazione parla di “inaccettabile gerarchia affettiva imposta dallo Stato”: "Il fatto che l'allentamento delle restrizioni sulle relazioni sociali sia circoscritto alla definizione di 'congiunti', che nei nostri codici è riferita inequivocabilmente alla dimensione formale della parentela, di sangue o acquisita, rappresenta un inedito e inaccettabile intervento dello Stato nella definizione della gerarchia degli affetti”, queste le osservazioni di Gabriele Piazzoni, segretario generale dell'associazione. Ma si dicono preoccupati anche la senatrice Monica Cirinnà, costernata per «le coppie non conviventi e le famiglie arcobaleno non riconosciute», e Matteo Renzi, che in un video aveva promesso di redarguire Giuseppe Conte: «Abbiamo fatto le unioni civili, crediamo nella libertà, non possiamo permettere allo Stato di decidere chi dobbiamo vedere». Richieste che sono state prontamente recepite da Palazzo Chigi che ha pubblicato della apposite Faq, proprio per chiarire tutti i dubbi sul Dpcm, anche quelle riguardanti i “congiunti”.

All’appello mancava inizialmente solo Elena Bonetti che, com’è noto, sin dall’inizio del suo mandato si era dichiarata a favore delle adozioni gay, ma che non ha tardato a far arrivare il suo endorsement, ancora una volta, al mondo LGBT: qualche giorno dopo le esternazioni dei colleghi dem, si è affrettata a dichiarare che "Come ministro per le Pari Opportunità ho a cuore di tutelare i diritti delle coppie omosessuali, che non devono essere discriminate. È un punto che va chiarito e va chiarito nella direzione di permettere alle persone di ricongiungersi con i propri legami, fidanzati compresi. Bisogna richiamare al senso di responsabilità ma nello stesso tempo è altrettanto importante la vita delle persone che risponde all’esigenza delle relazioni umane e delle coppie”.

Insomma, con la dissoluzione in atto dell’istituto familiare, si aggiunge anche l’estensione massiccia del termine “congiunti”.

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