Le persone con la sindrome di Down e le loro famiglie sono rimaste scioccate e scoraggiate da un recente post sui social pubblicato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che, la scorsa settimana, elencava la sindrome di Down come un difetto di nascita che può essere prevenuto con la morte del bambino tramite aborto.
"Eliminare" la sindrome di Down in realtà significa eliminare coloro che hanno questa condizione e lo scorso 21 marzo, nella Giornata Mondiale per la Sindrome di Down, l’Oms ha fatto uno scivolone – se così possiamo definirlo - scrivendo: «Oggi è la giornata mondiale dei difetti di nascita. La maggior parte dei difetti di nascita possono essere prevenuti e trattati con l'accesso a un'assistenza materna e neonatale di qualità. Eppure, ogni anno, causano la morte di quasi 250.000 bambini entro un solo mese dalla nascita».
Dopo molte ed accese proteste, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha modificato il messaggio in questione, rimuovendo il riferimento alla Sindrome di Down, che – lo ribadiamo più che possiamo – non è assolutamente un difetto di nascita, ma una variazione cromosomica.
I bimbi con la sindrome di Down sono preziosi come tutti gli altri e da parte dell’Oms sarebbero state più gradite delle scuse formali a tutte le persone che hanno questa Sindrome piuttosto che un semplice post modificato. Peccato, ennesimo brutto segnale da parte di un’organizzazione che purtroppo troppo spesso ha definito l’aborto come un “diritto” e sotto la maschera della “salute riproduttiva”.