02/11/2021 di Luca Volontè

La più famosa ideologa Lgbt attacca e diffama chiunque la pensi diversamente, compresa Pro Vita & Famiglia

Sul ‘The Guardian’ la più osannata ideologa della ‘ideologia del gender’, Judith Butler, ha scagliato i suoi ‘irrazionali’ strali contro tutti coloro che si oppongono ai dogmi totalitari LGBTI.

Chiese Cristiane, la ‘Catholica’ e la Evangelica in particolare, network internazionali di organizzazioni pro family (WCF), piattaforme di petizioni (CitizenGo) e associazioni nazionali molto attive nelle difesa della vita, della famiglia e della libertà di educazione come ‘Pro Vita & Famiglia’ in Italia. Nell’articolo scritto di suo pugno, "Perché l'idea di 'genere' sta provocando un contraccolpo in tutto il mondo", si attacca ferocemente chiunque non sia d'accordo con la sua agenda radicale LGBT e quelle femministe che si oppongono al movimento transgender, cocciutamente ferme alla difesa della esclusiva femminilità delle donne.

Butler vede cospirazioni dappertutto e sputa veleno contro tutti: l'Organizzazione Internazionale per la Famiglia, Citizen GO, il Vaticano, la Polonia, l'Ungheria e i cristiani, Danimarca, Francia, Romania, Turchia, Costa Rica, Colombia, Brasile e i musulmani tradizionali. "Il movimento dell'ideologia anti-gender attraversa i confini, collegando organizzazioni in America Latina, Europa, Africa e Asia orientale. L'opposizione al "gender" è espressa da governi diversi come la Francia di Macron e la Polonia di Duda, circola nei partiti di destra in Italia, compare nelle principali piattaforme elettorali in Costa Rica e in Colombia, è proclamata rumorosamente da Bolsonaro in Brasile, ed è responsabile della chiusura degli studi di genere in diverse località, più infamemente all'Università Europea di Budapest nel 2017, prima del suo trasferimento a Vienna”, scrive la Butler.

Ancora, rincara la done: “In Germania e in tutta l'Europa orientale il "genderismo" è paragonato al "comunismo" o al "totalitarismo". In Polonia, più di cento regioni si sono dichiarate "zone anti-LGBT", criminalizzando una vita pubblica aperta per chiunque sia percepito come appartenente a queste categorie, costringendo i giovani a lasciare il paese o a entrare nella clandestinità. Queste fiamme reazionarie sono state alimentate dal Vaticano, che ha proclamato "diabolica" l'"ideologia gender", definendola una forma di "imperialismo colonizzatore" originario del nord e sollevando timori per l'"inculcazione" dell'"ideologia gender" nelle scuole”. Le reti che amplificano e fanno circolare il punto di vista anti-gender includono l'Organizzazione Internazionale per la Famiglia, che vanta migliaia di partecipanti alle sue conferenze e la piattaforma online CitizenGo, fondata in Spagna, che mobilita le persone conferenze contro i candidati politici che difendono i diritti LGBTQI."

Accuse ridicole e tanto più totalitarie che diventano vere e proprie ammissioni di intolleranza e vis egemonica paragonabile solo a quella dei regimi nazisti, socialisti e fascisti del secolo scorso. Incredibilmente, mentre la Butler mostra questo approccio egemonico ed assolutista, ella stessa accusa i promotori della dignità umana, della famiglia naturale e della libertà di educazione di essere ‘fascisti’ e fà un appello accorato per la creazione e mobilitazione di un ‘movimento globale antifascista’ per metterli a tacere definitivamente.

Lei stessa scrive: "I movimenti anti-gender non sono solo reazionari ma con tendenze fasciste, del tipo che sostiene i governi autoritari. Come tendenza fascista, il movimento anti-gender sostiene forme sempre più forti di autoritarismo”. Accuse prive di fondamento, ovviamente, anche quelle nei confronti di Pro Vita & Famiglia, che sono quindi in realtà delle “medaglie” di difensori della verità e della libertà. Il vero fascismo e il vero atteggiamento intollerante è quello dimostrato da Judit Butler e ci conferma del totalitarismo assoluto che sta al cuore dei dogmi LGBTI.

 

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