I genitori degli studenti del sistema scolastico pubblico della California hanno intentato una causa contro il Dipartimento dell'Educazione dello Stato nel tentativo di rimuovere un canto agli dei aztechi che fa parte di un nuovo curriculum di studi etnici.
La causa è stata presentata nei giorni scorsi, grazie all’assistenza del ‘Thomas More Society’ per conto della ‘Californians for Equal Rights Foundation’, singoli contribuenti e genitori di studenti attuali ed ex studenti, dopo che avevano chiesto il ritiro della preghiera azteca dal curriculum, ma non avevano ottenuto risposta.
Il "Curriculum modello di studi etnici" è stato approvato per le scuole pubbliche del Golden State, circa 6 milioni di studenti in circa 10mila scuole. Il canto si rivolge alle divinità sia per nome che con i loro titoli tradizionali, le riconosce come fonti di potere e conoscenza, invoca la loro assistenza e rende loro grazie. In breve, è una preghiera.
Gli Aztechi, si dice nella denuncia, “compivano regolarmente atti raccapriccianti e orribili al solo scopo di pacificare e placare gli stessi esseri che le preghiere del curriculum invocano. I sacrifici umani, il taglio dei cuori umani, lo scuoiamento delle vittime e l'indossare la loro pelle, sono un fatto storico, insieme ai sacrifici dei prigionieri di guerra, e altri atti ripugnanti e cerimonie che gli Aztechi conducevano per onorare le loro divinità. Qualsiasi forma di preghiera e glorificazione di questi esseri assetati di sangue nel cui nome sono state compiute orribili atrocità è ripugnante per qualsiasi osservatore ragionevolmente informato".
Il curriculum scolastico promuove inequivocabilmente divinità azteche attraverso il canto ripetitivo e l'affermazione dei loro principi simbolici, mentre nelle scuole pubbliche nessuna religione dovrebbe essere favorita. I cristiani bianchi sarebbero colpevoli di "teocidio" contro le tribù indigene, l'uccisione delle loro divinità e la loro sostituzione con la fede cristiana.