23/09/2016

La solitudine del post – aborto e la cura delle donne ferite

La solitudine del post – aborto: prendersi cura delle donne ferite – Aspetti culturali, psicologici e pastorali, testimonianze e video”: questo il tema di un convegno che si terrà  giovedì 6 ottobre alle 17:30 nell’Aula Paolo VI, presso la Pontificia Università Lateranense, in Piazza San Giovanni in Laterano, 4, a Roma.

L’evento è organizzato dal Movimento per la Vita romano.

Introdurranno i lavori S.E. Mons. Enrico dal Covolo Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranense, l’ing. Antonio Ventura, Presidente del Movimento per la vita romano
Dopo la proiezione di un video, l’attrice Beatrice Fazi racconta le conseguenze di un aborto praticato a vent’anni.
Interverranno Mons. Andrea Manto, Direttore del Centro di Pastorale Sanitaria e
Incaricato della Pastorale della Famiglia  del Vicariato di Roma, il prof. Tonino Cantelmi Professore Incaricato di Psicopatologia dell’ Università Gregoriana, don Maurizio Gagliardini, Responsabile del Numero Verde Fede e Terapia, e l’on. Olimpia Tarzia, Presidente WWALF (World Women’s Alliance for Life & Family).

Modera Benedetta Rinaldi Conduttrice RAI.

“... Un pensiero speciale vorrei riservare a voi, donne che avete fatto ricorso all’aborto. La Chiesa sa quanti condizionamenti possono aver influito sulla vostra decisione, e non dubita che in molti casi s’è trattato d’una decisione sofferta, forse drammatica. Probabilmente la ferita nel vostro animo non s’è ancor rimarginata. In realtà, quanto è avvenuto è stato e rimane profondamente ingiusto. Non lasciatevi prendere, però, dallo scoraggiamento e non abbandonate la speranza. Sappiate comprendere, piuttosto, ciò che si è verificato e interpretatelo nella sua verità. Se ancora non l’avete fatto, apritevi con umiltà e fiducia al pentimento: il Padre di ogni misericordia vi aspetta per offrirvi il suo perdono e la sua pace nel sacramento della Riconciliazione. Allo stesso Padre ed alla sua misericordia potete affidare con speranza il vostro bambino. Aiutate dal consiglio e dalla vicinanza di persone amiche e competenti, potrete essere con la vostra sofferta testimonianza tra i più eloquenti difensori del diritto di tutti alla vita. Attraverso il vostro impegno per la vita, coronato eventualmente dalla nascita di nuove creature ed esercitato con l’accoglienza e l’attenzione verso chi è più bisognoso di vicinanza, sarete artefici di un nuovo modo di guardare alla vita dell’uomo”.
(Giovanni Paolo II, Lett. Enc. Evangelium vitae, n. 99)

Redazione

 

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