14/12/2014

L’aborto è un bene sociale per il Governo americano

L’ aborto è un bene sociale” perché ha fatto «risparmiare al governo americano oltre 14 miliardi in welfare fino al 1994»: ha impedito la nascita dei «bambini emarginati», che sarebbero probabilmente diventati criminali o poveri e che quindi, sarebbero stati un costo per il sistema previdenziale.

Queste le dichiarazioni di Jonathan Gruber, l’artefice della riforma sanitaria di Obama (l’Obamacare), pubblicate da Tempi.it.

 Gruber, economista e docente del Massachusetts Institute of Technology, era già comparso nei titoli dei maggiori quotidiani americani per aver dichiarato durante una lezione universitaria che l’Obamacare non sarebbe mai stato approvato se «avessimo adottato un percorso trasparente» e se «gli elettori americani non fossero stupidi». Gruber, come ricorda ad esempio il New York Times, ha aggiunto che l’amministrazione Obama «ha volontariamente ingannato gli americano sulla vera natura e l’impatto dell’Obamacare». Perché altrimenti «non l’avrebbero mai accettato».

A rendere nota la storia è stato il sito conservatore breitbart.com che ha raccontato che l’architetto della più importante riforma di Barack Obama ha anche cofirmato nel 1997 l’articolo accademico Legalizzazione dell’aborto e condizioni di vita dei bambini: chi è il “bambino emarginato”? Il bambino emarginato, cioè il bambino non nato, è per Gruber in sintesi «un bambino che avrebbe avuto il 70 per cento di probabilità in più di vivere in una famiglia composta da un solo genitore, il 40 per cento in più di essere povero, il 50 per cento in più di [pesare sul] welfare e il 35 per cento in più di morire giovane».

Resta solo da capire quanto questi aborti abbiano giovato, oltre che alle casse dello Stato, anche ai coetanei di questi bambini non nati. Per questo, precisa Gruber, «serviranno future analisi» ma l’architetto dell’Obamacare non esita a definire questo processo «selezione positiva». I recenti casi di cronaca negli Stati Uniti hanno portato Obama a condannare verbalmente il razzismo, che sarebbe «radicato profondamente nella società americana».
Ma tenendo conto che negli Stati Uniti il 36 per cento delle donne che abortiscono sono nere, benché solo il 12,9 per cento della popolazione sia nera o afroamericana, i bambini che per Gruber hanno un’alta percentuale di diventare poveri e criminali e che quindi è bene «selezionare positivamente» sono proprio i neri. Quando parla di razzismo, insomma, Obama farebbe bene a guardare in casa sua.

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