L’America Latina si è mobilitato, come accade ogni anno in questo periodo, in favore della Vita. Nella solennità religiosa cristiana dell’Annunciazione del Signore, infatti, molti paesi del Sud America commemorano in parallelo il Giorno del Bambino non nato. Nell'ambito di questa ricorrenza, che in molti casi è stata riconosciuta da leggi statali, si programmano attività per promuovere la difesa della vita dal concepimento.
In Perù, per esempio, la Giornata del bambino non nato si celebra ogni 25 marzo fin dal 2002. La commemorazione è stata ufficializzata dalla legge 27654. Il 16 marzo di quest'anno, il Congresso peruviano ha inoltre approvato con 77 voti a favore, sette contrari e 20 astensioni una mozione per dichiarare di importanza e interesse nazionale la commemorazione della Giornata del bambino non nato. La "FestiVida 2022", che si è tenuta a Lima, ha avuto secondo gli organizzatori una partecipazione senza precedenti con decina di migliaia di persone in strada.
In Paraguay, dove il giorno del bambino non nato si celebra ufficialmente dal 2003 grazie a un decreto dell’Esecutivo, la Corte Suprema di Giustizia ha messo a disposizione dei cittadini due testi gratuiti per commemorare questa data. Si tratta dei testi "La Protección de la Persona Humana" e "Interés Superior del Niño, Tomo III", che sono disponibili sia in versione cartacea che digitale attraverso il sito web della Corte Suprema di Giustizia.
E’ stata organizzata invece per lo scorso 26 marzo la settima edizione della ‘Marcia per la Vita’ in Argentina, una manifestazione di massa per difendere la vita dal concepimento e le donne incinte in condizioni vulnerabili. Da parte sua, la Commissione Episcopale per la Vita, i Laici e la Famiglia dell'Argentina, aveva invitato la popolazione ad una giornata di preghiera per la vita per il giorno precedente, con lo slogan "Abbracciare la vita con tenerezza e misericordia".
In Ecuador, l'Arcidiocesi di Guayaquil ha tenuto, sempre il 25 marzo, una celebrazione solenne nella Cattedrale della città, con la benedizione delle coppie che cercano di concepire il loro primogenito, mentre la manifestazione civile si è svolta il giorno seguente e moltissimi edifici pubblici e privati si sono illuminati di azzurro, anche se non sono mancate le proteste delle organizzazioni abortiste contro il veto parziale posto dal Presidente della Repubblica Guillermo Lasso, che ha bloccato l’entrata in vigore della legge abortista votata dal parlamento ad inizio febbraio.
Manifestazioni di popolo si sono tenute anche in Bolivia, dove la partecipazione è raddoppiata rispetto agli anni scorsi.
Il popolo latinoamericano, dunque, si sta dimostrando ancora una volta vicino alla tutela della Vita e le manifestazioni di quest’anno lasciano ben sperare che questa tradizione possa ancora continuare a lungo, nonostante le spinte abortiste delle multinazionali della “pianificazione familiare”. E chissà che questo eco di Vita non arrivi come uno tsunami positivo anche in Europa e, in particolare in Italia, dove da anni l’associazionismo pro life già si mobilita e lo farà anche e soprattutto quest’anno con la nuova e grande Manifestazione “Scegliamo la Vita” annunciata per il prossimo 21 maggio a Roma.