19/05/2021

Identità di genere, disforia, sessualità. Le preoccupazioni di una psicologa

Cari Amici di Pro Vita & Famiglia,

sono iscritta all'Ordine degli Psicologi, Albo di Milano.

Vi posso assicurare che all'interno dell'Ordine non c'e' stata, finora, nessuna discussione seria, plurale e che prendesse in considerazione serenamente tutti i punti di vista esistenti su temi cosi' delicati come identita' di genere, disforia sessuale, farmaci che bloccano il rilascio di ormoni somministrati a minorenni, utero in affitto.

Inoltre: quale deve essere il ruolo dello psicologo? Se la disforia di genere è una malattia psichiatrica presente nel D. S. M., la mia etica professionale mi impone di aiutare il paziente ad accettare la sua condizione, non di indurlo a ricorrere a qualsiasi pratica  per realizzare un desiderio.

Sono preoccupata per il fatto che, a mio parere, l'obiettivo a lungo termine sia quello di cancellare la disforia di genere dal D. S. M (come successo con l'omosessualità). E temo che il prossimo passo sarà cancellare anche la pedofilia  dalle parafilie e dunque dalle malattie mentali del D. S. M.

Purtroppo una finestra di Overton in tal senso, è già stata aperta: nella trasmissione radiofonica Uno, Nessuno, Centomilan edita da Radio24 e condatta da A. Milan un tale Giulini ha detto chiaramente che bisogna iniziare a pensare alla pedofilia come ad un orientamento sessuale come gli altri.

 Sono seriamente preoccupata!

 Manuela

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