Lecce, 13 luglio 2022
«La proposta votata dal Consiglio Comunale di Lecce sul Registro Alias è inutile, puramente ideologica e discrimina le donne. La proposta vuole spalancare le porte al concetto anti-scientifico dell’identità fluida e parla di “carriera alias corrispondente al genere di elezione”. Sentirsi o percepirsi come uomo, donna o chissà cos’altro non può avere come conseguenza cambiare documenti come se nulla fosse. Ciò significherebbe innanzitutto mettere in pericolo le donne, poiché un uomo che si sente donna potrebbe usufruire di spazi, anche intimi, dedicate ad esse. Il Registro Alias, inoltre, non rispetta l’intera comunità cittadina, poiché obbligherebbe tutti a conformarsi all’auto-percezione delle persone che si sentono qualcos’altro o non binarie. Il Consiglio Comunale faccia marcia indietro e non istituisca, come invece la proposta richiede, un registro per il riconoscimento del genere di elezione», così Manuela Antonacci, responsabile del Circolo Territoriale Puglia di Pro Vita & Famiglia.