Alla Regione Lazio la maggioranza di centro-sinistra gestisce in modo privato la Commissione Cultura e calpesta le regole del confronto democratico e del rispetto delle minoranze, soprattutto quando si tratta di tutela della famiglia.
Lo rende noto un comunicato stampa della Consigliera Olimpia Tarzia, che riportiamo qui di seguito integralmente.
“Non si può più tacere pubblicamente l’occupazione che la maggioranza ha effettuato della V commissione cultura della Regione Lazio.
Con grande disappunto mi trovo, infatti, a constatare per l’ennesima volta come il presidente Cristian Carrara continui a convocare la Commissione Cultura con decisioni autonome e, anzi, con parere contrario dell’opposizione, non tenendo in nessun conto i numerosi appelli da me inviati, finalizzati a palesare la costante assenza di considerazione del ruolo dell’ufficio di presidenza della commissione stessa, particolarmente per quanto riguarda il doveroso, quanto opportuno, ascolto delle istanze dell’opposizione”.
Lo dichiara l’on. Olimpia Tarzia, vicepresidente della commissione cultura della Regione Lazio e Presidente Gruppo Lista Storace. “A fine gennaio avevo rivolto al presidente della commissione una specifica comunicazione scritta, alla quale non ha sentito il bisogno di dare alcuna risposta. Nella nota evidenziavo una gestione della commissione molto personalizzata, sostanzialmente indifferente rispetto a quanto previsto dal Regolamento di organizzazione del Consiglio e, quindi, mancante del fondamentale rispetto istituzionale. All’art. 21 del Regolamento dei lavori del Consiglio, laddove si disciplina il calendario dei lavori d’Aula, si afferma al comma 3 che ‘Il presidente del Consiglio definisce il tempo da dedicare agli argomenti indicati dai gruppi dissenzienti in proporzione alla consistenza di questi’. Il lavoro delle commissioni consiliari, come noto, si conforma a quello dell’Aula, quindi non può non intendersi che anche in commissione debba essere applicato tale principio, di buon senso peraltro e di doveroso rispetto nei confronti dell’opposizione. Nessuna proposta di legge dell’opposizione è stata mai esaminata dalla commissione cultura.
Qualora il Presidente Carrara volesse continuare in questo uso personalistico della Commissione sarò costretta ad adire a tutti i passi necessari per porre fine ad un uso privato della commissione e ad una sostanziale e reiterata violazione del regolamento.
Fatta questa premessa, ribadisco ancora una volta, come ho fatto nell’ultimo UdP, la richiesta dell’inserimento all’odg della Commissione Cultura della proposta di legge presentata da tutto il centrodestra a inizio legislatura ‘Interventi per garantire la libertà di scelta educativa della famiglia’, testo che risulta ufficialmente assegnato alla V commissione consiliare permanente addirittura dal giorno 10 aprile 2013. Ne chiedo pertanto l’immediata calendarizzazione ed esame. Se non condividono il diritto di libertà di scelta educativa, abbiano il coraggio di bocciarne il testo. Peraltro – conclude Tarzia – intendo denunciare anche pubblicamente, in tutte le sedi opportune , le cause che stanno bloccando la discussione di un provvedimento tanto atteso dalle famiglie della nostra Regione”.
Gianluca Di Bella