Una donna californiana, Jessica Konen, mamma della piccola Alicia, ha ricevuto un maxi risarcimento di 100mila dollari dopo una causa intentata contro lo Spreckels Union School District, a seguito di una letterale transizione sociale “segreta” portata avanti ai danni della figlia.
Una scuola media del distretto, infatti, è stata segretamente fatta “transitare socialmente” all’età di 11 anni, poiché è stata chiamati con pronomi maschili dagli insegnanti della Buena Vista Middle School e le è stato permesso di usare il bagno dei ragazzi, il tutto senza la conoscenza o il consenso della madre.
Nella sua causa legale Jessica Konen afferma che sua figlia si è unita all' "Equality Club" della sua scuola in prima media e ha imparato i «concetti LGBT», il transgenderismo e la bisessualità. E’ stato inoltre appurato come la scuola abbia poi contribuito a facilitare la transizione sociale di genere di Alicia, «dandole informazioni su come nascondere la sua presunta nuova identità di genere a sua madre e dandole un “Piano di sostegno al genere” che richiedeva al personale scolastico di riferirsi a lei con un nome maschile».
Dopo che Jessica è venuta a conoscenza di tale attività, il personale scolastico avrebbe cercato di nascondere ulteriormente la transizione facendo riferimento ad Alicia con il suo nome e con pronomi femminili mentre era di fronte a sua madre. Quando Konen non era presente, invece, ci si riferiva ad Alicia con pronomi maschili e un nome maschile.
Le dichiarazioni della mamma dopo la sentenza sono una speranza per arginare questa deriva Lgbtqia+ e transgender nei confronti dei bambini, ma sono anche eloquenti dei pericoli che corrono proprio i più piccoli: «Genitori - ha dichiarato - per favore siate audaci, difendete i vostri figli; combattere per loro e combattete per i vostri e i loro diritti. Abbiamo fatto conoscere la nostra voce e siamo così felici di averlo fatto e aver vinto».
Fonte: Daily Wire