«La politica deve togliere le mani dalle mutande dei nostri figli. Lo stanziamento di mezzo milione di euro nella manovra di bilancio per finanziare una presunta e ideologica ‘educazione sessuo-affettiva’ nelle classi dei nostri figli e nipoti è un cedimento gravissimo della maggioranza di centrodestra all’isteria abortista dei collettivi trans-femministi e alle teorie terrapiattiste sul genere fluido del movimento Lgbtq. È chiaro che i genitori italiani hanno difficoltà a fare affidamento su questa maggioranza per tutelare la loro libertà educativa, dato che al di là di tanti proclami di principio contro il gender nelle scuole all’atto pratico non è stato fatto niente per fermare questa deriva che oggi viene addirittura rifinanziata. Vorrà dire che le famiglie faranno le barricate in ogni scuola per impedire ad attivisti politici travestiti da esperti del nulla di andare a raccontare in classe che uccidere un bimbo nel grembo è un ‘diritto riproduttivo’ o che si può nascere nel corpo sbagliato e risolvere tutto con ormoni e chirurgia distruttiva».
Lo dichiara in una nota Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus, criticando l’approvazione in Commissione Bilancio alla Camera di un emendamento alla manovra che stanzia 500.000 euro per progetti di educazione sessuale e affettiva presentato dal Deputato di +Europa Riccardo Magi.