Il 22 maggio, l’Irlanda (EIRE) potrebbe introdurre il matrimonio gay via referendum.
Se questo dovesse accadere, nella “cattolica Irlanda”, sarà un grosso incoraggiamento per l’azione delle lobby omosessualiste in altri paesi, anche se l’Irlanda del Nord (Ulster) ha votato contro per la quarta volta in tre anni.
La campagna per il “no” è in pieno svolgimento e con argomenti razionali guadagna terreno nell’opinione pubblica.
Ma per il “sì” si sono schierati Twitter e Microsoft: è incredibile vedere come il Governo irlandese accolga le interferenze delle multinazionali straniere circa il voto popolare sulla Costituzione irlandese.
Gli attivisti LGBT svolgono anche azioni violente: deturpano i manifesti per il “no”, fanno stalking e cyber-bullismo sui social media ... Giorni fa un volontario polacco (che vive in Irlanda da oltre 10 anni, con figli irlandesi) è stato aggredito da un gruppo di lesbiche che l’hanno insultato pesantemente con atteggiamento palesemente xenofobico.
L’ Irish Times ha calcolato che l’80% del denaro speso per la campagna referendaria è stato destinato alla propaganda del “sì”. Nonostante tutto questo, i difensori del matrimonio vero son fiduciosi. Ma chiedono il nostro aiuto.
Patrick Carr, di Family Life, 26 Mountjoy Square, Dublino 1 – +353 1 8552790, chiede di fare queste 4 cose (a coloro che conoscano l’inglese):
1) Visitare il sito della campagna www.keepmarriage.org
2) Visitare la pagina di Facebook: https://www.facebook.com/mothersandfathersmatter
3) Visitare la pagina Youtube e guardare i loro video: https://www.youtube.com/channel/UC2rJbxQnC6aas8Ge4iiZecw/feed
4) Chiedere a tutti gli amici di fare altrettanto.
Redazione