24/10/2015

Matrimonio – Un piccolo (e facile) segreto per la coppia

Vuoi che il tuo matrimonio superi la prova del tempo? Ecco qual è il (facile) consiglio emerso da uno studio condotto da Allen Barton, Ted Futris e altri ricercatori: ringraziare tutti i giorni – ma proprio tutti, anche quelli più difficili! – il proprio sposo/a. “Abbiamo scoperto – ha infatti spiegato Futris, professore associato presso la Georgia University, sul Mirror – che la sensazione di essere apprezzati dal partner fa sì che la persona in questione si senta più sicura riguardo il matrimonio e quindi la relazione sia più duratura”.

La conclusione cui è giunta questa ricerca, condotta su un campione di 468 coppie, a prima vista appare banale. Non è infatti necessario un esperto per rendersi conto che si sta meglio con le persone che riconoscono e apprezzano le nostre azioni. Eppure il lavoro di Barton e colleghi ci ha stimolato tre riflessioni, tutte di carattere positivo.

La prima riguarda il fatto che il matrimonio preso in esame nella ricerca è quello tra un uomo e una donna. Anche se  infatti questa è l’unica forma di unione fertile e feconda per i singoli e per la società, di questi tempi non è più scontato che tutti la pensino così. Quindi quando alcuni ricercatori – di certo “omofobi” e “tradizionalisti” agli occhi di molti – si muovo ancora secondo ragione, è quindi giusto e doveroso riconoscerlo.

In seconda istanza non possiamo che essere felici del fatto che sia stato condotto uno studio sul matrimonio, ossia su un istituto in crisi e – possiamo tristemente dire – oramai démodé. I dati italiani sulle persone che si sposano, come abbiamo già scritto, sono infatti preoccupanti: in Italia negli ultimi cinque anni è stato registrato un calo delle nozze del 30%.

matrimonio_famiglia_infertilitàInfine è significativo che, in un momento difficile come quello attuale, siano stati spesi tempo ed energie nel tentativo di capire com’è possibile aiutare le coppie a vivere la relazione matrimoniale. Stare dentro un rapporto quotidiano, con tutte le differenze che ci sono tra un uomo e una donna e con le fatiche dettate dal crescere ed educare dei figli, non è affatto banale, anzi. A questo è doveroso inoltre aggiungere il fatto che oggi le famiglie non sono affatto aiutate: non lo sono sotto il profilo sociale (chi si sposa è quantomeno un pazzo, se non peggio!); non lo sono sotto il profilo economico (si sa, una coppia consuma meno di due single e più figli si hanno, più si risparmia: quindi incentivi a metter su famiglia, dal sistema consumistico imperante NISBA); non lo sono sotto il profilo educativo (... mandare i figli a scuola è quasi diventato un rischio); non lo sono sotto il profilo religioso (sono purtroppo pochi gli uomini di Chiesa che aiutano le coppie di fidanzati e di sposi a vivere la loro vocazione in pienezza).

Insomma, essere famiglia oggi è un fatto per persone coraggiose. Ma è una delle scelte più grandi e belle che si possano fare! Infatti, in una coppia stabile si vive più a lungo, ci si ammala meno, si hanno situazioni economiche e sociali più risolte e – last, but not least – si è più felici di chi vive in situazione di singleness. Il fatto che la società si interroghi su come aiutare gli sposi è quindi un dato estremamente positivo.

GRAZIE a Barton, Futris e colleghi!

Redazione

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