«L’Italia ha bisogno di figli come l’essere umano ha bisogno di ossigeno», con questa frase Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha cercato di riassumere il senso del flash-mob organizzato, in occasione della Festa della Mamma, davanti al palazzo di Montecitorio, dal titolo Mamme, facciamogli la festa!, dove diversi esponenti e sostenitori del partito hanno circondato con dei passeggini il palazzo di Montecitorio, in cui ha sede la Camera dei Deputati, per spingere la maggioranza a promuovere delle iniziative a sostegno della famiglia.
Fratelli d’Italia ha presentato nero su bianco le sue proposte a favore della famiglia naturale anche nel programma elettorale per le prossime europee: un assegno di maternità, cioè un assegno mensile per ogni figlio a carico; incentivi all’assunzione di neomamme e donne in età fertile; asili nido gratuiti aperti fino a tardi anche l’estate; deducibilità del lavoro domestico; tutela delle lavoratrici autonome; latte artificiale gratuito. È l’Unione europea, in primis, secondo la leader di Fratelli d’Italia, a dover investire in risorse per aiutare le famiglie, mentre chiede al governo italiano di non lasciare fermi sei miliardi di euro di assegni familiari e di darli piuttosto alle famiglie numerose e ai lavoratori autonomi.
Fratelli d’Italia, durante il flash-mob organizzato a Roma, ha anche esposto un grande striscione che riportava i due temi della proposta, a favore del sostegno alla natalità e alla tutela della maternità: «Tutela della famiglia e reddito di maternità europeo». Ma, come si legge sulla pagina Facebook dell’evento, «Sostenere la famiglia e la natalità vuol dire anche difendere la famiglia naturale, tutelare la vita fin dal concepimento, contrastare l’inaccettabile pratica dell’utero in affitto, che la burocrazia europea vorrebbe imporre a tutti gli Stati, contrasto all’ideologia gender».
Insomma un programma a sostegno della vita tout-court e della libertà educativa, che ci auguriamo possa essere accolto e preso seriamente in considerazione, perché la crescita demografica dell’Europa sia considerata finalmente una priorità.
Manuela Antonacci