09/07/2019

Minacce di morte a chi proietta il film Unplanned

Proiettare al cinema il film Unplanned è un atto di coraggio. Succede in Canada dove la polizia locale sta indagando, come riporta il sito Life News, su alcune minacce di morte arrivate a due proprietari di sale cinematografiche indipendenti, che hanno inserito nella programmazione dei propri cinema il film Unplanned.

B. J. McKelvie, il pastore e presidente della Cinedicon, il distributore canadese del film, ha confermato al sito Life News che i due proprietari hanno contattato le forze dell’ordine dopo aver ricevuto minacce di morte per se stessi e per le loro famiglie che hanno ritenuto essere molto credibili. Uno dei due, dopo essersi rivolto alla polizia, ha annullato la programmazione del film, prevista dal 12 luglio, mentre gli altri cinema stanno ugualmente continuando con quanto programmato.

Un’altra misura precauzionale è stata però presa dai produttori del film, che hanno adesso rimosso dal loro sito web l’elenco completo di ben 46 cinema (indipendenti o appartenenti alle catene Cineplex e Landmark) che il 12 luglio presenteranno Unplanned nelle proprie sale.

McKelvie ha precisato che le minacce di morte sono arrivate, per adesso, soltanto ai proprietari di cinema indipendenti e non anche a chi invece fa parte dei cinema Cineplex o Landmark. Quanto accaduto, però, rimane gravissimo ed è, per il pastore, sintomatico della contraddizione dei pro abortisti. «È solo un film», ha affermato, «l’argomento è sicuramente scottante ma si tratta solo di un film. Chi è pro aborto parla sempre della libertà di scelta, ma poi non danno alla gente la possibilità di andare a vedere un semplice film al cinema».

Ricordiamo, infatti, che Unplanned mette in scena il dramma e le atrocità dell’aborto. Una pellicola che ha suscitato forti polemiche soprattutto negli Usa, ma non solo, poiché è tratto dall’omonimo libro di una ex dirigente di una clinica di Planned Parenthood, che si è poi convertita alle cause pro life dopo aver capito le atrocità di cui si stava rendendo protagonista. Un film che è stato più volte boicottato e attaccato, soprattutto dalla stampa e dagli abortisti, ma che continua a registrare un incredibile successo di pubblico.

Salvatore Tropea

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