Dagli Stati Uniti, dopo le infauste decisioni di Biden e la recentissima approvazione dell’“Equality Act”, arriva finalmente una piccola, ma significativa, buona notizia relativa al Gender. Infatti un giudice federale giovedì scorso ha respinto la causa del trans che aveva accusato gli organizzatori del concorso di bellezza “Miss USA” di discriminazione per avergli negato il diritto di partecipare alle competizioni.
Il giudice distrettuale Michael W. Mosman ha riscontrato che l'associazione che organizza il concorso non può essere tenuta a consentire a una donna transgender di partecipare, considerando che la sua missione è quella di promuovere le donne "nate in modo naturale". Mosman ha giustificato così la sua decisione: "ritengo che sia un'associazione che non può essere obbligata dalla Costituzione a consentire al querelante di partecipare al suo concorso". Anita Noelle Green, l'uomo trans, ha detto di essere rimasto deluso dalla sentenza, ma che la sua causa ha attirato l'attenzione su un'importante questione. La speranza è che altri giudici degli Stati Uniti seguano l’esempio di Mosman, limitando così la diffusione dell’ideologia transgender in tutti gli ambiti della vita pubblica.
Fonte: The Oregonian