Lo scorso 9 ottobre il Comune di Pontessieve, in provincia di Firenze, ha organizzato e inaugurato presso la Biblioteca comunale una mostra arcobaleno dal titolo “Famiglie. Tutti i colo delle famiglie in Italia”.
Un evento che, patrocinato dal comune e dalla Regione Toscana, nonché dalla rete RE.A.DY, è stato rivolto in particolare ai bambini, con «giochi e animazioni sul tema del riconoscimento degli stereotipi di genere» come si può leggere nella locandina. A cura della Biblioteca comunale, inoltre, il cosiddetto “Gioco del Rispetto” per i bambini, mentre altre attività per adulti sono state a cura di Ireos.
Un evento che quindi ha masso al centro un vero e proprio indottrinamento per i più piccoli, mettendoli di fronte a tematiche ed argomenti scottanti e che, si sa, non sono proprio idoenei alla loro età. Tra le altre cose, inoltre, sono stati anche esposti i manifesti del progetto “Differenza in Campo”, sempre su questioni di genere tra sport e stereotipi.
Non ci sono dubbi che i più piccoli vadano correttamente formati sul contrasto al razzismo e alle discriminazioni all’interno della società. Ben altra cosa, però, appare un vero e proprio indottrinamento incentrato solo ed esclusivamente sul pensiero unico portato avanti da certi interessi, che poco sembrano avere a che fare con l’età e gli argomenti propri dei bambini.