Torniamo a parlare di omosessuali dando la parola a Luca di Tolve, autore del libro “Ero gay” e del quale abbiamo già raccontato la sua storia, al quale Notizie ProVita ha posto alcune domande di certo non politically correct.
Partiamo dall’inizio, dal racconto della “famosa” confessione con Padre Pio.
“Era da poco iniziato il mio cammino di conversione e, quel giorno di inizio estate, sentii forte il desiderio della confessione. Entrai in una chiesa e mi inginocchiai. C’era la grata tra me e il sacerdote, ma guardai per caso dentro il confessionale e vidi un frate che assomigliava a Padre Pio, il quale a un certo punto mi disse: ‘Ma tu ti sei mai comportato da cristiano?’. Capii bene la domanda, rivoltami in dialetto pugliese (sono originario di laggiù). Era davvero Padre Pio. In quell’istante cadde la mia cecità spirituale. Io vedevo mia madre andare la mattina a fare le pulizie dalle suore alzarsi presto e fare sacrifici enormi, non mi ero mai accorto della fatica altrui, compresi che la mia vita era solo un ‘Io, io’ e degli altri mi ero occupato poco”.
Un’altra esperienza decisiva è quella di Radio Maria. Le tue parole sono come quelle di tanti che la scoprono e iniziano a porsi delle domande.
Padre Livio è un uomo molto saggio, non è un complimento, è la realtà. Radio Maria è la “radio della Madonna”, è bello perché puoi ascoltarla in auto, scaricare le catechesi. Io stavo male e ascoltavo. E’ bello scoprire chi è tuo Padre, scoprire che c’è sì la misericordia, ma che Gesù ha detto alla Maddalena “Vai e non peccare più”, perché il peccato, cioè non seguire il suo amore, fa stare male. Se noi non usciamo dalla linea della natura siamo felici, perché Dio ha deciso così.
Il bene fa bene e il male fa male. La tua comunità accoglie chi ha preso atto che la vita nel peccato provoca dolore e spontaneamente arriva qui per chiedere aiuto. Però in tanti vi attaccano, e pesantemente. Come mai?
Perché sanno che è la verità. La verità fa male, ma essere cristiani non è una passeggiata. Il mondo è governato da grossi poteri, lo sanno tutti, ormai dovremmo alzarci in piedi, essere cristiani non è solo andare a Messa, senza alcun costo. La misericordia finirà, il giudizio ci sarà, l’uomo vuole questo ma noi dobbiamo metterci in gioco, dirlo. E poi la storia si rivolta contro chi fa il male, è sempre stato così. La Chiesa invece è di Dio e, come diceva con ironia Giovanni Paolo II, se non l’hanno distrutta nemmeno i sacerdoti significa che è davvero di Dio. Quindi fidiamoci di Lui.
Negli anni della contestazione il matrimonio era considerato una “convenzione borghese”, oggi lo vogliono anche gli omosessuali. Eppure le storie gay, persino le più lunghe, come spieghi nel tuo libro sono un tradimento continuo, la ricerca della felicità nel posto sbagliato. Perché allora questa frenetica rivendicazione dei cosiddetti diritti?
Perché quando ero gay c’era sempre comunque la speranza, l’illusione, l’emozione che ti frega, perché Lucifero è l’angelo più potente e se lo ascolti ti toglie la luce. C’è sempre quel modo di compensare la tua mascolinità, delle ferite che portano lì e lui ti propone soluzioni che offrono solo dolore e disperazione. Ma non solo nell’omosessualità oggi c’è questa chimera: cercare i figli a settant’anni, voler cambiare sesso... Poi bisogna vedere quanti interessi ci sono sotto… Noi cristiani dobbiamo difendere la verità ma non esiste più una fede a costo zero, ripeto. Gli omosessuali – che poi loro sono usati, sono le vittime di lobby e massonerie varie – sono stati più forti e più uniti di noi, anche se per promuovere una battaglia non giusta. Ho trovato più unità tra gli omosessuali che nella Chiesa, e lo dico con dispiacere. Invece non dobbiamo aver paura perché Dio ci ama: che cosa dobbiamo temere?
Quando si esce da quel mondo si subiscono “ritorsioni” come, per esempio, quando si abbandonano certe sette para-religiose?
Peggio, ci sono interessi economici stratosferici, lobby potentissime. Io parlo perché devo portare la voce di tanti giovani che soffrono, anche se l’Associazione è un cammino giovane, ha appena sette anni di vita. Sento le voci di ragazzi che soffrono perché non si sentono in sintonia col proprio essere. E lo dice anche l’OMS, ma non si lascia fare alla scienza il proprio dovere, cioè fare ricerca seria e trarre delle conclusioni. Ultimamente l’APA, Associazione Psicologi Americani, solo perché dei transessuali hanno protestato davanti alla sede principale chiedendo di non essere classificati come affetti dalla patologia psichiatrica della transessualità, li ha accontentati. Ma questa è scienza? Dobbiamo testimoniare la verità, siamo italiani, la nostra è terra di valori, di santi, che hanno fatto la storia dell’Italia e dell’Europa, e lasciamo che su queste tematiche vengano prese decisioni, anche legislative, lontano da qui, magari da parlamentari europei che spesso sono stati “scartati” dalla politica nazionale o da commissioni europee gestite oltreoceano?
La bandiera arcobaleno, disegnata da una attivista omosessuale, è il vessillo dei gay pride. L’arcobaleno rappresenta l’alleanza tra Dio e Noè. I colori stampati al contrario in questa bandiera sono invece una specie di patto col diavolo.
Si celebra questo “simbolo”. Dietro c’è ovviamente una realtà massonica, di potere, magica, esoterica. Queste cose esistono. Se noi non diamo forza nella Chiesa alla verità fino in fondo, rischiamo che poi la gente va a praticare reiki, yoga, e questi portatori di spiriti e di medianità si infiltrano dappertutto, oggi anche tra i massaggiatori, nel settore dell’alimentazione e di certa medicina alternativa. Sarebbe auspicabile che se ne parlasse di più, anche nelle omelie. Ne accennano solo Radio Maria e alcuni giornali che poi vengono chiamati fondamentalisti. Perché se dici la verità sei fondamentalista, ma Gesù diceva le cose chiare. Di fatto se invochi satana, stai sicuro che arriva. L’Europa si fonda su quei valori che oggi vengono combattuti, oggi dobbiamo scegliere, decidere se stare con Gesù o con Pilato.
Alla fine “non prevalebunt”, questo lo sappiamo ma bisogna combattere, con ottimismo, denunciare, anche se poi ti attaccano e ti sbeffeggiano…
L’ottimismo viene dal fatto che si dice la verità. La Madonna ha sempre detto, in tutte le apparizioni, che “se il mondo” accoglierà ciò che dice, allora… Cioè, l’uomo è libero di accettare l’invito. Dobbiamo essere apostoli, portatori di luce, a costo di perdere qualcosa, ma se perdiamo qualcosa poi abbiamo il resto, ciò che conta. “Non abbiate paura”, lo disse Giovanni Paolo II.
Dobbiamo far figli, dobbiamo vivere normalmente e affidarci a Lei…
Satana sta cercando di fare figli non cristiani. Noi dobbiamo fare figli cristiani, la Madonna dice di fare figli cristiani. Poi per forza Lei “interverrà”. Dobbiamo fare una scelta. Saremo segnati dal sangue dell’agnello, ma gli altri? Vedi in giro molti che cercano solo denaro, l’auto bella, il successo. Anche la ricchezza non è di per sé un male, però bisogna usarla bene, condividerla e non farne un idolo. Dobbiamo poi essere felici di avere questa “monarchia celeste” nel nostro Paese, siamone orgogliosi!
“Luca era gay, adesso sta con lei”, anzi con loro, perché la natura può offrire la gioia di essere genitori solo a chi non si rivolta contro le sue regole.
In questa storia c’è una conversione, ci sono innumerevoli episodi che rimandano alla fede, c’è Padre Pio, c’è la Madonna, ci sono incontri con sacerdoti che innanzitutto sono persone splendide. Ma c’è soprattutto un fatto razionale essenziale, decisivo, e questo lo possono comprendere tutti, credenti, atei, agnostici: “Teresa era vestita di bianco e mi ha detto ‘Sì’: una semplice, vincolante affermazione, in cui si è, finalmente compiuto il disegno per cui sono stato messo al mondo”.
Attilio Negrini