L’ufficio stampa del Vaticano ha reso noto che Papa Francesco ha invitato i Fratelli della Carità (un ordine religioso che gestisce 15 ospedali psichiatrici in Belgio) a revocare il loro assenso a che si permetta l’eutanasia nelle loro strutture sanitarie.
Il consiglio che sovrintende all’ordine dei fratelli della carità ha preso la decisione di adeguarsi alla normativa belga in primavera: i Fratelli della Carità hanno affermato che nei loro ospedali si eseguirebbe l’eutanasia solo sui pazienti che non hanno nessuna alternativa possibile e che le richieste di eutanasia sarebbero vagliate con molta prudenza e circospezione.
Questa è stata la prima volta che un’organizzazione cristiana afferma che l’eutanasia è una pratica medica ordinaria che rientra nella libertà terapeutica del medico.
Papa Francesco ha detto che entro la fine di agosto la congregazione deve invertire la sua decisione pro – eutanasia, e devono sottoscrivere un impegno scritto di aderire agli insegnamenti della Chiesa sulla sacralità della vita umana fino alla sua fine naturale.
Altrimenti subiranno le sanzioni previste dal diritto canonico.
Fr. René Stockman, che è il superiore dell’ordine ed è nettamente contrario all’eutanasia, ha portato la questione davanti a Papa Francesco nel maggio scorso. Fr. Stockman è anche molto preoccupato che la legge belga possa presto imporre l’obbligo di uccidere a tutte le strutture ospedaliere, perché c’è molta pressione sociale in questo senso.
«Se la legge obbligasse a fare l’eutanasia, non possiamo continuare ad essere un ospedale cattolico» ha detto Fr. Stockman. «Ma finora abbiamo la possibilità di rifiutare l’eutanasia all’interno delle mura del nostro istituto e dobbiamo continuare a rispettare la vita fino alla fine».
L’eutanasia è legale in Belgio dal 2002. Dal 2014 è stata legalizzata anche l’eutanasia dei bambini. Nel 2012, il Belgio ha registrato 1.432 casi di eutanasia – un aumento del 25% rispetto al 2011. Il numero di decessi ha continuato a salire. Nel 2015, in Belgio, sono stati uccise 2.023 persone dall’eutanasia.
L’eutanasia non è affatto limitata ai casi in cui la sofferenza fisica insopportabile o alla malattia terminale – le due cose che i sostenitori dell’eutanasia spesso utilizzano per giustificare l’uccisione legalizzata. Una percentuale crescente di persone viene uccisa solo per disturbi fisici e psicologici del tutto trattabili come l’Alzheimer, l’autismo e la ... solitudine.
Redazione
Fonte: LifeNews
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