Come i nostri Lettori sanno, in vista delle prossime elezioni amministrative ProVita Onlus si è fatta promotrice del “Patto della Famiglia”, una proposta rivolta a tutti i candidati sindaci e ai candidati consiglieri dei capoluoghi di Regione chiamati al voto, nonché ai candidati sindaci dei capoluoghi di Provincia (qui maggiori info).
L’iniziativa è stata presentata ufficialmente in una Conferenza Stampa al Senato lo scorso 13 aprile.
Ricordiamo che il Patto contiene precisi impegni politici a livello locale.
Chi aderisce dà una testimonianza verace di credere in determinati principi valoriali in materia di famiglia e vita.
Chi aderisce crede che il bene comune può essere realizzato solo attraverso la promozione e la protezione senza compromessi della vita, dal concepimento alla morte naturale, e della famiglia fondata sul matrimonio. Qui si può scaricare il modulo per aderire.
Importante, in tal senso, è ribadire ancora una volta che le sottoscrizioni dei candidati al “Patto” non implicano l’adesione di ProVita a un partito o il sostegno a un candidato in particolare.
Fiduciosi nella coerenza e nell’integrità di tutti coloro che – in tutto l’arco parlamentare – si dichiarano “cattolici”, siamo sicuri che arriveranno tante adesioni anche tra i candidati dei partiti di sinistra. I primi a farsi avanti, però, sono stati di centro destra, o di destra, o di qualche lista civica. Tra di loro anche molti che cattolici non si definiscono, dato che i valori della vita e della famiglia sono valori umani, prima che cattolici.
Fino ad ora ci sono giunte adesioni da tutta Italia. E da ultimo hanno cominciato ad aderire anche dei partiti interi.
Per quanto abbiamo spiegato finora, però, l’adesione del “partito”, che è certamente importante e auspicabile (i partiti che tradizionalmente si battono per la tutela dei lavoratori, in quanto categoria socialmente più debole, dovrebbero aderire in massa ad un iniziativa che in ultima analisi va a garantire la tutela dei bambini. Invece le adesioni finora annunciate sono solo quelle dei partiti di “destra”...) non ci sembra sufficiente. A noi interessano di più le persone, che firmando il Patto per la Famiglia sono disposte a “metterci la faccia”. Pare che la Meloni, candidata a Roma con Fratelli d’Italia, abbia intenzione di esporsi mediaticamente in tal senso, durante la prossima settimana; così ha annunciato pubblicamente il consigliere regionale della Toscana Giovanni Donzelli durante un convegno sul gender a Sassari cui ha partecipato anche ProVita; così ha detto il consigliere provinciale Rosario Mancino, coordinatore provinciale a Monza e in Brianza: il Patto per la Famiglia sarà sottoscritto, secondo l’annuncio, giovedì 19 da tutti i candidati di FdI di Arcore, Limbiate, Desio, Verano, Vedano e Varedo nelle rispettive piazze comunali.
Tra i candidati sindaci dei capoluoghi di Regione una delle prime ad aderire è stata Alessia Rosolen, della lista “Un’altra Trieste popolare”, che ci ha anche rilasciato un’intervista che potrete leggere presto sul nostro portale.
Aggiorneremo i nostri lettori con successivi articoli sulle altre adesioni presenti e future, in particolare di personaggi politici noti, e – prima delle elezioni – pubblicheremo la lista completa di tutti i candidati – noti e meno noti, di partiti grandi e piccoli – che ci avranno inviato il “Patto per la Famiglia” firmato, proposto da ProVita.
Redazione
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