Dal primo gennaio 2019 i contribuenti austriaci potranno godere di uno sgravio fiscale fino a 1.500 euro all’anno per ogni figlio minorenne.
Tale importo sarà detratto dall’imposta sui redditi da pagare: sarà una detrazione, non una deduzione. La deduzione gioverebbe al contribuente solo in percentuale, secondo l’aliquota cui è soggetto, in quanto si sottrae alla base imponibile, che poi viene tassata. Invece la detrazione si sottrae dall’imposta lorda
Allo stesso tempo, i genitori di un figlio adulto, che però sia a carico e riceva ancora assistenza economica da parte della famiglia, avranno uno sconto fiscale di 500 euro all’anno, per ciascun figlio.
Inoltre, un aumento di queste detrazioni dovrebbe anche andare a beneficio dei percettori di reddito unico e dei genitori single con redditi bassi.
Scrive la professoressa Gudrun Kugler, Consigliere Nazionale, da sempre impegnata in prima linea per i principi non negoziabili, sia nel parlamento austriaco, sia negli organismi internazionali: «Sono molto contenta di questa misura normativa: farà davvero la differenza per 700.000 famiglie austriache, e anzi riuscirà addirittura a toglierne qualcuna dalla soglia della povertà. Il terzo figlio non è più una “trappola della povertà” in Austria!».
In Italia, per il prossimo anno, si sono tanto sforzati, ma tra bonus bebè e detrazioni non sono ancora riusciti a partorire un autentico e sostanzioso sgravio fiscale per ogni figlio a carico, specialmente per le famiglie numerose. Ma – forse – hanno pensato che non importa: tanto in Italia, gli italiani ormai non fanno più figli...
Redazione
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