03/11/2021

Più filtri contro l’ipersessualizzazione dei minori in Rete. Petizione consegnata al ministro Giorgetti

Ormai, come purtroppo ben sappiamo, il dramma della sessualizzazione precoce dei giovani e dei bambini continua a diffondersi a macchia d’olio, soprattutto tramite le nuove tecnologie e i nuovi media.

Pro Vita & Famiglia, da sempre impegnata nella tutela dei bambini – e in particolare da settembre 2021 con l’avvio di una specifica campagna su questo tema – ha consegnato oggi a mano, tramite il vicepresidente Jacopo Coghe, una petizione al ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti per chiedere l’applicazione di un emendamento già votato dal Parlamento ma, appunto, ancora mai reso effettivo, che impone ai provider di servizi Internet l’installazione di un filtro preventivo che blocca in automatico i siti pornografici o comunque con contenuti non adatti ai minori. In base alla nuova normativa, infatti, il blocco dei contenuti per adulti dovrà essere preimpostato gratuitamente dai fornitori di servizi di comunicazione elettronica, e potrà essere disattivato solo da un adulto.

Questa norma, però, ad oggi non può ancora essere applicata, poiché dipende dall’’emanazione di un apposito regolamento attuativo, la cui stesura spetta proprio al Ministero dello Sviluppo economico oltre che all’AGCOM, al cui presidente Giacomo Lasorella la stessa petizione è stata consegnata via Pec a metà ottobre.

Il ministro si è detto disponibile per rendere fattibile e concreta l’emanazione di questo regolamento e «siamo quindi soddisfatti nel nostro lavoro, della partecipazione di chi ha voluto firmare e del proficui incontro avuto oggi con il ministro» ha affermato Coghe, «rimanendo ovviamente in attesa di ulteriori sviluppi, nella speranza che tutto si possa concretizzare nel più breve tempo possibile per la salute e la sicurezza dei nostri figli».

Il contesto odierno di pericolo a cui fa riferimento la petizione (che ha raccolto oltre 18mila firme) è stato aggravato dalla pandemia e dai conseguenti lockdown (che hanno costretto i ragazzi alla Dad e a stare sempre più isolati e quindi incollati agli schermi di pc e smartphone) e ha portato i minori ad un drastico aumento nell’uso dei social media, in particolare peggiorando i rischi dell’esposizione dei minori all’ipersessualizzazione.

Il consumo precoce di pornografia online e di altri contenuti non adatti, infatti, favorisce l’attività sessuale promiscua, prematura e senza responsabilità, gli atteggiamenti violenti legati alla sessualità; atteggiamenti di oggettificazione delle persone, dipendenze sessuali e l’aumento della violenza su donne e bambini. Tutti rischi che Pro Vita & Famiglia, con la sua campagna, sta denunciando anche per mezzo di affissioni in tutta Italia e con la realizzazione di un apposito docu-Film.

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