Donald Trump ha firmato oggi un ordine esecutivo per tagliare i fondi pubblici all’International Planned Parenthood.
Attenzione: L’International Planned Parenthood Federation è cosa diversa dalla Planned Parenthood of America.
Mentre serve una legge del Parlamento per tagliare i finanziamenti pubblici alla Planned Parenthood of America, l’ente statunitense che opera negli Stati Uniti, il presidente – capo del governo – ha il potere di varare un ordine esecutivo che revoca il finanziamento pubblico per l’ente internazionale.
I prolife americani confidano nel fatto che il Congresso vorrà completare l’opera, soprattutto a seguito degli scandali che hanno coinvolto le cliniche Planned Parenthood: il commercio degli organi dei bambini innanzitutto e poi le continue denunce per violazione di leggi igienico – sanitarie.
Trump ha così ripristinato la Mexico City Policy che Obama, appena eletto, aveva sospeso.
La Mexico City Policy prevedeva che i denari dei contribuenti americani non potessero essere usati per finanziare enti che promuovevano e praticavano l’aborto all’estero. E di fatto il provvedimento di Obama, all’epoca, dirottò gli aiuti che venivano dati a enti assistenziali per la maternità e l’infanzia (non abortisti) in favore della International Planned Parenthood e della Marie Stopes International.
L’atto esecutivo di oggi di Trump, ripristinando la Mexico City Policy blocca il finanziamento da parte dei contribuenti americani agli enti abortisti, e di conseguenza dirige le risorse a quelli che fanno assistenza internazionale alla maternità e all’infanzia.
Non è da meno il fatto che lo stesso ordine esecutivo tolga i contributi americani all’UNFPA, l’agenzia ONU per la pianificazione familiare che ha le mani lorde del sangue di centinaia di milioni di bambini e di donne cinesi e che è responsabile di veicolare la cultura della morte in tanti altri modi (date un’occhiata agli articoli che trovate qua. E a questo qua)
Redazione
Fonte: LifeNews
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