Antonio Morra, teologo e blogger, dopo il libro Porno Tossina, in cui analizza in modo approfonditole l’assuaefazione e la dipendenza che si creano nei fruitori di pornografia, ha ora dato alle stampe Pornolescenza: un testo che va ad approfondire alcuni specifici aspetti di questa delicata tematica e che è possibile acquistare qui, o in formato Kindle qui.
Dopo Porno Tossina, arriva Pornolescenza: com’è nata l’idea di scrivere un nuovo libro e quali sono i tratti che lo caratterizzano?
Viaggiando in molte città italiane (e non solo) per presentare il progetto Porno Tossina, molti genitori ed educatori mi chiedevano come poter proteggere i loro figli dai pericoli di internet. Il libro quindi nasce dal bisogno e l’urgenza di equipaggiare i genitori in questa ardua battaglia. Tanti genitori sono ignari dei rischi che i minori corrono nell’uso di Internet (in modo particolare attraverso il cellulare). Con un solo “tocco”, la tecnologia ha reso accessibili contenuti ed esperienze che i giovanissimi hanno difficoltà a comprendere e gestire, e che possono diventare spesso pericolosi.
Quali sono i principali pericoli di internet, dai quali i genitori sono chiamati a proteggere i figli?
I pericoli di internet sono svariati. Nel libro mi soffermo in modo particolare su pornografia, sexting e cyberbullismo. Ho scelto queste tre non per una causalità ma perché, secondo recenti statistiche, sono le problematiche che affliggono di più i minori nel mondo occidentale. L’età media della prima esposizione alla pornografia è tra i nove e gli undici anni. Oggi, gli adolescenti guardano molta più pornografia di quanto i loro genitori si rendano conto. E questa pornografia è molto più “hardcore” di quanto mamme e papà possano immaginare. In Italia due ragazzi su tre sono stati vittime di cyberbullismo e un ragazzo su quattro ha fatto sexting almeno una volta.
Lei afferma: «Quando si tratta di proteggere i figli online, i genitori sono spesso l’anello debole della catena». Come si può ovviare in maniera pratica e semplice a questa evidenza? Ci sono dei programmi che possono aiutare i genitori nel monitorare i figli e nel bloccare determinati siti?
Il libro e il sito web Pornolescenza nascono per aiutare i genitori ed educatori ad essere “forti” alleati per i loro figli. Nel portale www.pornolescenza.com, sotto la voce DISPOSITIVI, spieghiamo (attraverso articoli e video tutorial) come i genitori possono praticamente impostare restrizioni e limitazioni sul cellulare, PC, XBOX, Nintendo, tablet etc. I “controlli genitoriali” (parental control), non sostituiscono lo sguardo vigile dei genitori, ma possono essere di grande aiuto per bloccare contenuti non adatti ai minori.
Il libro è anche accompagnato da una conferenza: “Genitori Digitali”. La conferenza, della durata di 90/120 minuti, tratta i seguenti punti:
- STATISTICHE
Analizzeremo cosa ha reso possibile questa epidemia, evidenzieremo “il motore delle Quattro ‘A’ della pornografia online”: Anonimo, Accessibile, Aggressivo e Accidentale.
- IL PORNO E IL CERVELLO
Recenti studi hanno dimostrato come la pornografia crei dipendenza, specialmente nei soggetti più giovani. Esamineremo come il cervello dei bambini e degli adolescenti reagisce a questi stimoli e cercheremo un modo migliore e pratico per “riprogrammarlo e disintossicarlo”.
- QUANTO È COINVOLTO?
Studieremo la differenza tra curiosità, abitudine e dipendenza. La domanda che dobbiamo porci non è “se”, ma “quando”.
- SEXTING E CYBERBULISMO
Due “nuove mode” estremamente pericolose. Parleremo di come affrontarle ed evitarle.
- APP, DISPOSITIVI E SERIE TV
Scopriremo quali sono le APP, i dispositivi e le serie TV che possono essere pericolose per i più giovani.
- PROTEGGI LA TUA CASA
Scopriremo vari sistemi pratici per filtrare i contenuti che i nostri figli guardano su internet. Parleremo di parental control (controlli parentali), filtri e monitoraggio online. Sistemi non invasivi, ma efficaci per salvaguardare i minori.
- LA NOSTRA ARMA PIÙ FORTE: IL DIALOGO
Parlare, parlare e parlare… questa è l’arma più potente che abbiamo per capire le problematiche dei nostri figli. Esamineremo diversi modi per poter instaurare un dialogo profondo e aperto.
- DOMANDE
Riceviamo diversi inviti durante l’anno. Dal 2016 al 2018 abbiamo realizzato più di 100 conferenze in Italia, Spagna, Inghilterra, Germania e Svizzera. Nel mese di settembre faremo anche un tour in Messico.
I giovani, una volta caduti nella gabbia della pornografia, se ne rendono conto? E come cogliere i segnali di aiuto che mandano?
Purtroppo sono pochi quelli che si rendono conto del problema prima che abbia portato delle grosse disfunzionalità nella vita quotidiana. Spesso si “grida aiuto” quando il problema ha raggiunto una forte abitudine, oppure dipendenza. I genitori possono scovare “il mostro sotto il letto” facendo attenzione a quei segnali di aiuto, molto spesso silenziosi:
– isolamento: trascorre dei momenti da solo in camera o in bagno;
– cambiamento d’umore improvviso;
– è disinteressato a passare del tempo con gli altri;
– passa troppo tempo sotto la doccia;
– comportamenti evidenti: sexting, molestie sessuali, e-mail esplicite, etc.;
– segretezza, interruzioni delle relazioni;
– atteggiamento sessuale non appropriato per la sua età;
– utilizzo dei media per parlare di pornografia: testi, messaggi Xbox, Instagram, Facebook, Snapchat, etc;
– assunzione di comportamenti rischiosi malgrado la consapevolezza delle conseguenze: guarda pornografia sui pc della scuola o dei vicini;
– sintomi di ritiro/distacco dalla famiglia, dagli amici e dalle attività precedentemente conseguite.
Un’ultima domanda, per dare speranza ai nostri lettori: se ci si accorge che un figlio è vittima della pornografia, cosa fare? E, soprattutto, una via di uscita è possibile, nonostante la consapevolezza che le esperienze fatte rimarranno per tutta la vita?
Lasciami rispondere a questa domanda rivolgendomi direttamente ai genitori.
Per quanto angoscianti siano tali tendenze, esse rivelano che tuo figlio non è il solo. Non ti stai addentrando in acque inesplorate. Milioni di genitori ed educatori hanno già fatto fronte a questa situazione. Milioni ne avranno a che fare in futuro. E milioni si sono chiesti come intervenire. Ora, la domanda è: lo faranno nel migliore dei modi? Come genitore o tutore, potresti trovare delle tracce che provano che tuo figlio consumi pornografia. Ciò potrà sconvolgerti, ma non è la fine. Puoi ancora fare qualcosa. Innanzitutto, non farti prendere dal panico.
Potrai apportare dei cambiamenti alla tua famiglia che non solo proteggeranno tuo figlio dai pericoli del porno, ma lo prepareranno a convivere con una cultura “pornificata”. Non esistono libri, conferenze, scappatoie, consigli o strategie che possano sostituire una relazione genitore-figlio fondata sul dialogo. Ti piace passare regolarmente del tempo con tuo figlio? Ami svolgere delle attività insieme a lui? Riservi del tempo per parlargli delle questioni della vita? Pianifichi dei momenti per insegnare e pregare insieme come famiglia? Questo tipo di relazione è fondamentale per ogni “conversazione sessuale” che avrai con lui.
Se tuo figlio ha guardato pornografia, non è un problema che riguarda solo lui ma tutta la famiglia. Non è solo tuo figlio o tua figlia a dover cambiare; l’intera famiglia deve adattarsi alle nuove esigenze.
Giulia Tanel