La lobby Lgbt regna sovrana in Spagna. E non ha problemi con alcun schieramento politico.
Ha ottenuto i matrimoni gay con il socialista Zapatero e ha i suoi vantaggi anche con il popolare Rajoy.
Su Actuall leggiamo che il governo spagnolo ha diffuso una guida ufficiale contro l’”omofobia” dal titolo «Abbracciare la diversità», elaborata da alcuni accademici diretti dal prof. José Ignacio Pichardo Galán dell’Università Complutense. Presentata lunedì scorso da Rosa Urbón, direttrice dell’Istituto della Donna e per l’Eguaglianza, organismo dipendente dal Ministero per la Sanità, la guida parte dal presupposto che un grande problema della Spagna è l’omofobia. Pur ammettendo che si tratta di un fenomeno difficile da quantificare, la signora Urbón sposa i dati forniti dal professor Pinchardo: il 25% dei giovani tra i 15 e i 29 anni sarebbero stati testimoni di aggressioni omofobiche a scuola o in altri centri educativi. Inoltre, un 20% degli stessi manifesterebbe un netto rifiuto della diversità sessuale.
HazteOir ha già iniziato una raccolta di firme per chiedere che questo libercolo venga ritirato.
Secondo la guida tutti siamo omofobi. Perché tutti, chi più, chi meno, siamo stati educati in un clima sessista. Di qui la necessità di inviare il testo in tutte le scuole di Spagna, in modo tale da aiutare gli studenti a riconoscere e poi combattere i pregiudizi ancora esistenti. Per far ciò sarà necessario chiamare in classe “esperti” ed organizzazioni Lgbt. Che poi – immaginiamo – in concreto saranno le stesse persone. Non è infatti un caso che il documento governativo ha ricevuto l’imprimatur proprio dal mondo associativo Lgbt, che è diventato la nuova autorità ecclesiastica e la nuova inquisizione spagnola. Altro che Torquemada...
La guida raccoglie tutto il politicamente corretto che si può dire in materia di orientamento di genere et similia. Ad esempio si dice che dall’omofobia si potrebbe guarire: l’importante è confessare di esserne affetti. Per far ciò è assai consigliato un lavoro di introspezione personale. Tra le altre raccomandazioni che gli “esperti” danno segnaliamo quella di «evitare di parlar sempre da un punto di vista maschile (androcentrismo) e di trattar tutti come se fossero eterosessuali (eterosessismo)». Si deve piuttosto rispettare «il desiderio di ciascuno d’esser trattato per il genere con cui si identifica».
E non finisce qui. Per legittimare la pratica omosessuale e tutte le altre forme di sessualità possibili ed immaginabili, la guida si spinge ad affermare che l’eterosessualità non è naturale. O, quanto meno, non lo è più di altri tipi di orientamento sessuale: «I fatti dimostrano – si legge – che ad esser naturale è la diversità sessuale».
Insomma, siamo di fronte all’ennesima prova che esiste un orwelliano “Ministero della Verità” con la volontà di negare il reale e di creare un mondo nuovo, costruito sull’ideologia. Ed è prevista la rieducazione, il lavaggio del cervello, per tutti coloro che continuano a pensare che esista un ordine naturale già dato. Stalin, Mao e Pol Pot sono ancora tra noi...
Redazione
DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DAI TENTATIVI DI
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