15/07/2023

Psichiatri da 11 Paesi nel mondo: le terapie affermative ( e la carriera alias) non salvano dal suicidio i giovani con disforia

Una lettera firmata da 21 coraggiosi  psichiatri di 9 Paesi (Finlandia, Francia, Regno Unito, Svezia, Norvegia, Belgio, Sud Africa, Svizzera e Stati Uniti) si oppone alla propaganda transegenderista che continua a mentire: le terapie affermative (e quindi la carriera alias), i bloccanti la pubertà e la transizione non salvano la vita dei giovani con disforia di genere che altrimenti sarebbero a rischio di  suicidio. In più, a loro favore si è espresso il Collegio degli psichiatri di Australia e Nuova Zelanda
 
In qualità di professionisti esperti coinvolti nella cura diretta delle persone sessualmente confuse, si dicono «sorpresi dalle affermazioni della Endocrine Society» sulla bontà delle terapie affermative.  «Stephen Hammes, presidente della Endocrine Society, scrive: "Più di 2.000 studi pubblicati dal 1975 formano un quadro chiaro: l'assistenza che afferma il genere migliora il benessere delle persone transgender e di genere diverso e riduce il rischio di suicidio". Questa affermazione non è supportata da prove».
Ogni revisione sistematica degli studi, fino ad oggi, inclusa quella pubblicata nel Journal of the Endocrine Society, ha riscontrato che i benefici per la salute mentale degli interventi ormonali per i minori sono pochi o pochissimi. «Al contrario, i rischi sono significativi e comprendono la sterilità, la dipendenza permanente dai farmaci e l'angoscia del rimpianto. Per questo motivo, sempre più paesi europei e organizzazioni professionali internazionali ora raccomandano la psicoterapia piuttosto che gli ormoni e gli interventi chirurgici come prima linea di trattamento per i giovani con disforia di genere.
«Non ci sono prove affidabili che suggeriscano che la transizione ormonale sia un'efficace misura di prevenzione del suicidio.
La politicizzazione dell'assistenza sanitaria transgender negli Stati Uniti è un male. Il modo per combatterlo è che le società mediche allineino le loro raccomandazioni con le migliori prove disponibili, piuttosto che esagerare i benefici e minimizzare i rischi».
I coraggiosi firmatari di questa lettera provengono da nove Paesi.
FINLANDIA, Prof. Riittakerttu Kaltiala, MD, Ph.D. Università di Tampere e Laura Takala, MD, Ph.D. Capo psichiatra, Clinica Alkupsykiatria
REGNO UNITO, Prof. Richard Byng, MBBCh., Ph.D. Università di Plymouth; Anna Hutchinson, D.Clin.Psych. Psicologo clinico, The Integrated Psychology Clinic, Anastasis Spiliadis, Ph.D. (c) Direttore, Consulenze ICF
SVEZIA, Angela Sämfjord, MD Consulente senior, Sahlgrenska University Hospital e Sven Roman, MD Psichiatra dell'infanzia e dell'adolescenza; 

NORVEGIA, Anne Wæhre, MD, Ph.D. Consulente senior, ospedale universitario di Oslo;
BELGIO, Em. Prof. Patrik Vankrunkelsven, MD Ph.D. Katholieke Universiteit Leuven Senatore onorario e Sophie Dechêne, MRCPsych. Psichiatra dell'infanzia e dell'adolescenza;  Beryl Koener, MD, Ph.D. Psichiatra dell'infanzia e dell'adolescenza
FRANCIA, Prof. Celine Masson, Ph.D.; Piccardia Jules Verne UniversityPsicologa, Oeuvre de Secours aux Enfants Co-direttore, Osservatorio La Petite Sirène; Caroline Eliacheff, MD Psichiatra dell'infanzia e dell'adolescenza Co-direttore, Osservatorio La Petite Sirène; Em. Prof. Maurice Berger, MD Ph.D. Psichiatra infantile
SVIZZERA, Daniel Halperin, MD Pediatra
SUD AFRICA, Prof. Reitze Rodseth, Ph.D. Università di Kwazulu-Natal; Janet Giddy, MBCh.B., MPH Medico di famiglia ed esperto di sanità pubblica; Allan Donkin, MBCh.B. Medico di famiglia
STATI UNITI, Clino. Prof. Stephen B. Levine, MD Case Western Reserve University; Clino. Prof. William Malone, MD
Idaho College of Osteopathic Medicine, Direttore, Society for Evidence Based Gender Medicine; Prof. Patrick K. Hunter, MD
Università statale della Florida Pediatra e bioeticista
In AUSTRALIA  e NUOVA ZELANDA il comitato binazionale della Facoltà di psichiatria infantile e adolescenziale del Royal Australian and New Zealand College of Psychiatrists, vista la preoccupazione dei membri sulla questione, ha concordato all'unanimità di supportare qualsiasi psichiatra o tirocinante che ponga dubbi sulle terapie affermative, perché non si ripeta mai più ciò che è accaduto nel Queensland al dottor Jillian Spencer, costretto alle dimissioni per aver preso posizione contro le terapie affermative. 
 
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