23/07/2020 di Manuela Antonacci

Ravenna, i genitori di Marco, 14enne, chiedono che venga riconosciuto come Greta

“Mia figlia è una femmina, non si sente maschio”. Comincia così l’incredibile video diffuso sulla pagina Facebook di sky Tg24, in cui la mamma di un 14 enne transgender di nome Marco spiega candidamente la motivazione per cui lei e suo marito hanno deciso di richiedere il cambio del nome all’anagrafe, fino a rivolgersi alla Procura di Ravenna.

“Non è una battaglia legale – ci tiene a sottolineare la mamma di Marco – è una richiesta normale. Vogliamo semplicemente che il nome di Greta sostituisca il vecchio e sia scritto sui documenti”. Peccato che c’è un piccolo però, ovvero che il ragazzo che biologicamente resta tale, non ha ancora subito la riassegnazione del sesso biologico, dunque, si tratterebbe di costringere un ufficio pubblico a riconoscere un dato che, nella realtà dei fatti, non esiste.

Al giudice della sezione civile, i genitori hanno chiesto, oltre al cambio del nome per il figlio, anche una sorta di nulla osta all’intervento chirurgico per il cambio di sesso, anche se i genitori mettono le mani avanti specificando che vi ricorreranno solo se il ragazzo ne sentirà il bisogno e al compimento della maggiore età, perché secondo loro, solo allora avrà la maturità adeguata.

Il giudice che si sta occupando del ricorso si è consultato con la Procura e martedì scorso la Pm si è mostrata accondiscendente. Secondo la mamma di Marco sarebbe una “questione di cultura e di civiltà”, come ha affermato, “da risolvere per nostra figlia, ma non solo per lei, perché i transgender sono tanti ed è necessario iniziare a guardare ai loro diritti come guardiamo a quelli di tutti gli altri ragazzini”. Ma sarà davvero questo il bene per il ragazzo?

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