Dei motivi per votare NO al referendum di Renzi, ne abbiamo scritto e riscritto.
Ci fa piacere, tra l’altro, leggere che anche autorevoli personaggi di sinistra, laici, progressisti... (ecc. ecc.), come Massimo D’Alema sono schierati apertamente per il NO: addirittura D’Alema ha detto che era meglio la riforma di Berlusconi...
(A quel referendum andò pochissima gente a votare e prevalse il NO: non c’è quorum per la validità della consultazione popolare, come nel referendum abrogativo. Perciò è essenziale andare a votare, questa volta!).
Continueremo a scrivere sull’argomento.
Intanto proponiamo ai nostri lettori questo post del blog di Berlicche.
Una provocazione, certo. Ma sulla quale c’è molto da pensare.
La riforma Costituzionale portata avanti da Renzi nasce già vecchia. Se lo scopo era agevolare governabilità e processo decisionale e abbassare i costi della politica è ovvio che è fin troppo modesta.
Sia la vicenda delle unioni civili decise con voto di fiducia a prescindere, che la recentissima sentenza della Cassazione che sbertuccia chi aveva fatto della rimozione della stepchild adoption dal testo della legge la sua bandiera ci indicano la strada.
Che bisogno c’è di un Parlamento che si limita a confermare il Governo? Costa, e non produce niente. Le leggi le possono fare direttamente i giudici, evitando lunghi ed estenuanti dibattiti che non servono a nulla. Tanto è già tutto deciso. Aboliamo quindi sia Camera che Senato; ci penserà direttamente il Presidente del Consiglio a decidere – bisognerà trovargli un nuovo titolo – e quattro-cinque giudici ad avallare.
Vuoi mettere il risparmio per il cittadino, lo snellimento della burocrazia?
Suvvia, riferitelo a Renzi.
Dite che lo sa già?
Redazione
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