La Regione Veneto discute una mozione del Consigliere di “Indipendenza Noi Veneto”, Antonio Guadagnini, in cui si chiede alla Giunta lo stop alla teoria gender nelle scuole.
Dopo aver ricordato che la Costituzione all’art.29 riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio e sottolineato che come unione tra un uomo ed una donna la famiglia rappresenta l’unica istituzione naturale aperta alla trasmissione della vita, il consigliere ha dichiarato:
«Le istituzioni devono provvedere allo stanziamento di fondi pubblici per garantire quanto finora premesso e non per, al contrario, finanziare programmi di indottrinamento che vanno contro il diritto stesso».
Nella mozione in questione si legge anche:
“È nostro impegno tutelare società, famiglie e bambini, preso atto dell’esistenza della cosiddetta `teoria del gender´, secondo cui le differenze biologiche fra maschio e femmina hanno poca importanza, perché ciò che conta sarebbe il proprio ´genere’’, ossia la percezione che una persona avrebbe di sé”.
Ennesima riprova che, se si discute di questi temi all’interno di un Consiglio Regionale, c’è un pericolo reale; reale come l’ideologia che vi sta dietro, reale come il tentativo di indottrinamento dei nostri bambini, reale come l’abominio che vi abbiamo già ampiamente documentato che ha già portato sfaceli in altri Stati europei in cui questo tipo di indottrinamento è già da tempo diffuso e subito dai piccoli.
Redazione
Fonte: Corriere della Sera
DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DALLA LEGGE CIRINNA’