17/07/2023

Sentenza choc del Tribunale di Trapani: cambio nome e identità di genere anche senza operazione

Il tribunale di Trapani ha dato l’ok a un uomo di Erice, di 53 anni, per  cambiare nome e identità all’anagrafe anche in assenza di un intervento chirurgico o di una terapia ormonale. Per legge, infatti, la riassegnazione sessuale per via ormonale o chirurgica, è una tappa obbligata per poter richiedere il cambiamento all’anagrafe e sui documenti, ma Emanuela - il nuovo nome che ha scelto - ha scelto di conservare il proprio organo sessuale maschile e di non sottoporsi ad alcuna operazione.

Si tratta di un unicum, s pensiamo che in passato un solo caso “simile” si era verificato, nel 2015. In quel caso, però, la Corte di Cassazione aveva consentito a un transgender di legittimarsi come donna prima di sottoporsi all’intervento, che però nel suo caso era già pianificato. 

Le conseguenze di questa decisione del Tribunale possono essere devastanti e stanno già arrivando moltissime polemiche e commenti critici. Innanzitutto, infatti, la decisione è contraria alla legge vigente e per questo sono molti i dubbi sulla legittimità. Inoltre, cosa molto più importante e grave, cosa sarà di questa - e, forse, future “donne” che si auto-percepiranno come tali - nei contesti dedicati esclusivamente proprio alle donne? Il Tribunale, infatti, sta così legittimando il “Self-ID” e questo può comportare la presenza di uomini (che semplicemente si auto percepiscono come donne) in contesti quali spogliatoi, sport femminili, quote rosa, concorsi pubblici riservati alle donne, luoghi medici e ospedalieri privati per le donne e così via. Una discriminazione forse senza precedenti.

 

Fonte: Il Fatto Quotidiano

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