14/01/2017

Sentinelle in Piedi: in piazza per non lasciarsi zittire

Diamo evidenza di un nuovo Comunicato Stampa diramato dalle Sentinelle in Piedi sulle prossime veglie  e in merito ai preoccupanti eventi degli ultimi giorni: il Tribunale di Milano ha legittimato la menzogna sulla pelle dei bambini (qui il nostro articolo), di fatto aprendo all’utero in affitto (firma la petizione di ProVita per dire #STOPuteroinaffitto), e la libertà di opinione ed espressione è sempre più minacciata, come dimostrano gli attacchi al medico Silvana de Mari e alla giornalista Benedetta Frigerio.

La dittatura del Pensiero Unico, contrario alla legge naturale, sta prendendo sempre più piede.

Per opporsi a tutto questo, le Sentinelle in Piedi continuano a vegliare e non si lasciano zittire... occupano le piazze, per amore. Di seguito il Comunicato delle Sentinelle in Piedi.

La sentenza è passata nell’indifferenza generale, segno drammatico di un’assuefazione al male. La Corte d’Appello di Milano ha stabilito che il comune di Milano deve trascrivere i certificati di nascita di due bambini nati in California tramite la pratica dell’utero in affitto e portati in Italia da una cosiddetta “coppia gay”. I due bambini sono stati prodotti utilizzando due ovuli diversi della donna che li ha partoriti, dunque sono fratelli biologicamente da parte di madre, ma hanno padri diversi perché ognuno è stato concepito utilizzando uno spermatozoo di uno dei uomini. Il Tribunale ha stabilito che i due bambini debbano essere registrati con lo stesso cognome, doppio, quello dei due padri, certificando che la giustizia italiana legittima una paternità ignorando totalmente il dato biologico: questi due bambini non sono fratelli da parte di padre e soprattutto non sono figli di due uomini. E noi vogliamo ribadirlo scendendo in piazza. Noi non vogliamo lasciar soli quei bambini a cui è stata strappata la mamma, noi vogliamo lottare per il loro diritto a non essere venduti e a stare con chi li ha generati, noi vogliamo avere una risposta per loro quando, una volta cresciuti, ci chiederanno: «Dove eri mentre accadeva tutto questo?».

Non solo. Mentre nel nostro paese crescono i casi di figli prodotti all’estero e comprati senza che nessuno paghi per questo reato, prosegue l’opera di intimidazione nei confronti di chi osa sfidare il Pensiero Unico. L’ultima in ordine di tempo è Silvana de Mari, medico e scrittrice, rea di aver spiegato perché l’atto omoerotico tra due uomini è dannoso in primo luogo per la salute fisica di chi lo compie. Una costatazione scientifica, medica, biologica, data dal suo titolo e dalla lunga esperienza che la porta a ripetere senza timore che “l’omosessualità è contro natura”, affermazione che le è costata una petizione che chiede la sua radiazione dall’Albo dei Medici ma che non la ferma perché – spiega – «non sopporto l’idea che questi attivisti spargano menzogne sull’omoerotismo nelle scuole».

Medesima sorte è toccata Benedetta Frigerio, giornalista spesso nel mirino delle realtà lgbt per la sua lotta in difesa della famiglia, per cui una petizione chiede la radiazione dall’Albo professionale. La sua colpa sarebbe quella di aver messo in luce la relazione tra molestie, tentativi di suicidio, disagio psicologico e incidenza dell’Aids nei cosiddetti transessuali, relazione che la giornalista ha elaborato partendo da dati non certo stilati da lei bensì da una delle organizzazioni maggiormente attive nel campo dei cosiddetti “diritti transgender”, il National center for transgender equality. Ma anche citare dati elaborati dallo stesso mondo lgbt è inaccettabile per il solo fatto di associare questo stile di vita alla realtà del dramma che loro stessi vivono e che spesso – come i dati rilevano – trova le basi in ferite o abusi subiti nell’infanzia. Possibile che non ci si renda conto che tutto quello che contraddice l’equazione gay/trans è bello scatena un vero e proprio linciaggio mediatico e non solo?

Tutto questo avviene mentre come sempre i media in ogni modo ci propinano la normalizzazione dell’omosessualità e anche dell’utero in affitto che schiavizza le donne e rende un bambino una merce. Accadrà anche all’ormai prossimo Festival di Sanremo, che si svolgerà fra meno di un mese e che da ormai quattro anni è il megafono della propaganda lgbt pagata con i soldi dei contribuenti.

È possibile stare a guardare di fronte a tutto questo?

No. Ma non è sufficiente nemmeno essere contrari al pensiero unico, occorre denunciarlo pubblicamente, occorre metterci la faccia, rischiare. Oggi è quanto mai urgente alzarsi in piedi ogni volta che la dittatura relativista minaccia una voce contraria, perché se noi rimaniamo indifferenti di fonte all’attacco verso una persona, a farne le spese sarà la libertà di espressione di tutti. Non fare nulla di fronte a tutto questo significa essere conniventi con la menzogna, e noi non lo siamo. Per le future generazioni, per la nostra società, per la libertà di ciascuno, le Sentinelle si alzano in Piedi!

BARI, domenica 15 gennaio ore 12, Piazza del Ferrarese

BERGAMO, sabato 28 gennaio ore 16, Sentierone

NAPOLI, sabato 18 febbraio ore 18, via Scarlatti

Su facebook: Sentinelle in piedi – [email protected]

Redazione


#STOPuteroinaffittofirma e fai firmare qui la petizione 

contro l’inerzia delle autorità di fronte alla mercificazione delle donne e dei bambini

 

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