L'estensione che "stana" gli "anti-Lgbt", Shinigami eyes, che ultimamente è balzata agli onori delle cronache ha colorato di rosso anche le pagine facebook (non ufficiali) di papa Francesco.
Ricordiamo, per chi se lo fosse perso, che Shinigami eyes è un’ estensione di Google Chrome (ma anche di Firefox) e consultando il loro sito ufficiale si legge che ha il fine di «far sentire le persone transgender più fiduciose nei confronti delle persone, dei gruppi e delle pagine di cui si possono fidare e di evidenziare possibili interazioni con quelle trans-ostili». A questo scopo, una volta effettuata una ricerca su Google, Shinigami Eyes colora di rosso i nomi delle persone individuate come «transfobiche» e di verde quelle considerate «t-friendly», ovvero inclusive nei confronti della comunità transgender. Tale marchio vale per profili Facebook, blog e siti Internet.
Chi ha già scaricato Shinigami eyes può verificare personalmente come anche la pagina Facebook, non ufficiale, di Papa Francesco sia tra quelle contrassegnate come “omofobe”.
Anche molti esponenti o collaboratori di Pro Vita & Famiglia hanno ricevuto questo assurdo marchio, su Facebook e non solo. Come giustamente ha commentato il senatore Pillon, colorato anche lui di rosso scarlatto, una tale applicazione, ricorda tanto la stelletta gialla che non molto tempo fa, veniva appuntata sul petto di una categoria che successivamente ha subito uno dei più grandi eccidi della storia dell’umanità.
Cosa succederà, allora, in futuro? Se dovesse passare il Pdl Zan, come verranno utilizzate queste segnalazioni? E se verranno individuati e segnalati tutti i blog che non esprimono un messaggio in linea con il politicamente corretto, che fine faranno? Che fine farà la libertà di pensiero?