Le vittime dell’aborto sono certamente i bambini. Ma non solo: le madri e i padri e le famiglie e il personale sanitario coinvolto, soffrono sempre – magari a scoppio ritardato – dei gravi sintomi della sindrome post aborto.
La sindrome post aborto non è “un’invenzione dei preti”, come dice la propaganda mortifera degli abortisti.
La newsletter di Samuele Maniscalco, Generazione Voglio Vivere, ci informa che hanno pubblicato il libro 50 Domande e Risposte sul Post Aborto scritto dalla psicologa clinica e di comunità, nonché psicoterapeuta con specializzazione sistemico-relazionale, la Dott.ssa Cinzia Baccaglini, tra le massime esperte in Italia sulle conseguenze psichiche dell’aborto.
La lobby abortista ha sempre promosso la menzogna che togliere la vita a un bambino nel grembo materno non abbia alcuna ricaduta negativa sulla psiche e sulla vita della donna e delle persone che le sono accanto. Falso!
Numerosi studi scientifici dimostrano che le conseguenze più diffuse dell’aborto sono:
– Senso di colpa;
– Risentimento, fino a sentimenti di ostilità ed odio, per coloro che hanno contribuito alla scelta abortiva;
– Ansia, angoscia, tristezza, senso di vuoto;
– Forme di autopunizione, come il ricorso a dipendenze da alcool o da droghe, l’autolesionismo e la drastica perdita di autostima;
– Pensieri di suicidio, spesso legati a date speciali, come l’anniversario dell’aborto o della data presunta del parto, fino alla ripetizione dell’aborto stesso.
Queste persone, soprattutto le madri, non possono essere lasciate sole, è compito di ognuno di noi aiutarle! Molte di loro, dopo aver avuto un’assistenza adeguata da parte di psicoterapeuti preparati, hanno superato la propria patologia e si sono aperte alla vita.
Le loro vicende, segnate da un profondo dolore fisico, psichico e spirituale, ci testimoniano chiaramente che l’aborto, per quanto si dichiari volontario, porta con sé conseguenze terribili.
Il manuale sul Post Aborto sarà un grido d’allerta su un tema importante e delicato, ma al momento spesso sconosciuto! E la sua lettura potrebbe convincere molte donne a non abortire!
Alla condanna dell’aborto deve seguire l’accoglienza e il perdono per quelle donne che, ingannate dai miti dell’abortismo militante, sono cadute in un abisso di dolore e di disperazione.
A queste donne vogliamo dire di non perdere la speranza ma di ritrovare la via della vita.
Per richiedere il libro “50 domande e risposte sul Post Aborto” si può cliccare qui.
Samuele Maniscalco