La Corte Suprema spagnola ha riconfermato che le scuole pubbliche della nazione devono proseguire nella loro missione di promuovere l'assurdità dell'identità di genere.
La sentenza è arrivata dopo che il tribunale ha respinto un ricorso presentato dalla Confederazione cattolica dei genitori e dei genitori degli studenti (CONCAPA), in cui quest'ultima protestava contro un regio decreto (157/2022, 1 marzo). Il decreto ha stabilito i requisiti per una "prospettiva di genere" nell'istruzione primaria pubblica, a scapito (sebbene non del tutto eliminato) dell'insegnamento religioso nelle scuole.
La Corte, da parte sua, ha ritenuto che ciò fosse compatibile con la garanzia costituzionale del Paese alla libertà religiosa, pronunciandosi quindi contro l'appello della CONCAPA. La Corte di Cassazione, infatti, ha affermato che il decreto non ammetteva la discriminazione religiosa, sostenendo che la causa CONCAPA «sembra fondata non sulla norma contenuta nel regio decreto impugnato, che vieta espressamente quanto temuto dall'attore, ma sulla sua successiva applicazione pratica».
Fonte: The European Conservative