24/07/2023 di Fabrizio Cannone

Spettacolo Drag queen in piazza, chi tutela i bambini?

Tutti i centri urbani, piccoli medi e grandi, sono soliti organizzare, durante il periodo estivo, eventi, spettacoli, fiere e sagre, per allietare le serate degli italiani, specie in queste bollenti settimane del 2023.

A volte però, con la scusa dell’estate, si sfocia in performance di dubbio gusto, su cui è lecito e doveroso sollevare delle riserve. E’ il caso di uno spettacolo organizzato giorni fa in piazza a Mondovì, in provincia di Cuneo, all’interno del festival “Doi Pass”, giunto ormai alla ventottesima edizione. Il 19 luglio, infatti, nella centrale piazza Santa Maria Maggiore, si è tenuto un discutibile show della “Cricca delle Drag Queen”. Il gruppo, secondo quanto riporta Cuneo cronaca, si è esibito sul palcoscenico con “uno spettacolo colorato e variegato”.

Così, davanti a passanti e turisti – e immaginiamo anche tante famiglie - le Drag Jill Tonic, Lucrezia Borchia e Cristy McBacon, tutti uomini travestiti da donne piuttosto esuberanti e al limite della volgarità, sono stati i protagonisti – anche se il sito scrive non a caso “le protagoniste” – di una performance. Che aveva già debuttato nel 2021 sul palco di Italia’s Got Talent, e che era intesa come un omaggio «alle regine del pop Beyoncé, Rihanna, LadyGaga e Madonna»

Il tutto ovviamente non solo per un pubblico adulto e avvertito, ma alla portata di chiunque, bambini inclusi. Se si va a frugare sul sito della Cricca delle Drag Queen si vede come certe mode pseudo trasgressive e altrettanto discutibili sono ora usate sia per fini di lucro, sia per portare avanti la logica del travestitismo e del pansessualismo.

Lucrezia Borchia, «la Drag Queen giunonica e formosa per antonomasia», Jill Tonic, «l'eccentrica del gruppo, pungente, trash e a volte molto str*» e Cristy McBacon, «una pazza scatenata», che «si definisce una showgirl frizzante e invece è una Drag Queen da scartare e gustare», girano l’Italia per proporre le loro esibizioni.

E questo, mediante «show per qualsiasi età». Per «compleanni e anniversari», ma anche per «feste e animazioni», sagre di paese, spettacoli teatrali, addii al celibato e al nubilato, e perfino matrimoni e battesimi. I quali però, sia da un punto di vista civile che sociale, richiederebbero un po’ più di solennità. Anche se le Drag della Cricca mettono le mani avanti e dichiarano, «noi animiamo ogni tipo di amore!».

Certo, anche il grande Molière metteva in scena, in pieno Seicento, degli uomini vestiti da donne, per sostenere ruoli tipicamente femminili. E questo al tempo non scandalizzava. Ma ora è diverso. Nel contesto del pansessualismo generalizzato e voluto, nell’epoca del “vietato vietare” post sessantottino e della nefasta ideologia della sessualizzazione precoce dei bambini, occorre molta prudenza e pari senso critico.

Il sindaco della città, Luca Robaldo, ha espresso apprezzamento per il festival. Ma secondo noi occorre discernimento e cautela quando si tratta di tematiche che possono turbare i bambini e creare tensioni tra gli stessi adulti consapevoli dei danni connessi con certe tendenze ormai banalizzate se non promosse dal sistema. Come quella di indossare gli abiti dell’altro sesso o di giustificare qualunque volgarità e indecenza, se viene prodotta in nome dell’arte o dello spettacolo.

 

 

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