30/12/2022 di Francesca Romana Poleggi

Sta per finire il 2022. L'anno del nostro decennale

Si dovrebbe dire “10 anni e non sentirli”, perché “sembra ieri quando…” E invece, nel guardarci indietro, noi “vecchi” di Pro Vita & Famiglia siamo stupiti - e felici - e davvero grati alla Provvidenza per i progressi che abbiamo fatto in questi dieci anni. 

Molti Lettori sapranno già che ProVita è nata intorno al tavolo di una pizzeria trentina grazie all’ispirazione di Chiara Corbella Petrillo, e alla prima grande Marcia per la Vita di Roma, dedicata a un dissidente cinese che si batteva contro l’aborto forzato, Chen Guancheng, a cui Toni, io ed altri partecipammo come Laogai Research Foundation Italia Onlus

Fu soprattutto grazie alla determinazione di Toni Brandi, deciso fermamente a darsi da fare per la tutela della vita nascente. Gli obiettavamo che noi - “quattro amici al bar”, è il caso di dire - eravamo impotenti di fronte a un male tanto grande e tanto radicato nella società: già allora la cultura della morte dilagava e l’aborto era considerato un diritto intangibile delle donne (però non se ne parlava tanto).

Toni, con la sua grande capacità imprenditoriale, rispondeva che volere è potere, che chi non chi crede nell’impossibile mai lo realizzerà, che il male avanza perché i buoni non fanno nulla per impedirlo, che il disfattismo è la colpa più grave e - non ultimo - che, se la nostra impresa lo meritava, avrebbe certo avuto l’aiuto della Provvidenza. 

Cominciammo così a raccogliere notizie di bioetica sul blog prolifenews.it e ci avventurammo nella produzione di una rivista mensile, Notizie ProVita, con articoli di approfondimento in materia. 

Nonostante gli errori che abbiamo fatto, nonostante le difficoltà, grazie a Dio, abbiamo incontrato persone meravigliose che si sono succedute negli anni e ci hanno aiutato a crescere. Questa Rivista è uscita ogni mese, per undici mesi l’anno, senza mai perdere un colpo, nonostante le risorse scarse. Abbiamo dovuto studiare tanto: la bioetica comporta approfondimenti di filosofia, di diritto, di biologia, di medicina, di sociologia; abbiamo dovuto imparare come si scrive, come si corregge, come si impagina, come è la carta, i font, i colori, le foto… 

Ma grazie ai donatori, piccoli e grandi, che la Provvidenza non ci ha mai fatto mancare, abbiamo potuto progressivamente rivolgerci a professionisti sempre più qualificati per consulenza e servizi. Il sito web da semplice blog casalingo è diventato una struttura interattiva gestita da persone esperte, la Rivista è diventata sempre più bella e ha aumentato il numero di pagine fino alle attuali 52. 

E intanto, purtroppo, questo mondo alla rovescia ci ha dato sempre più da fare: oltre all’aborto e all’eutanasia, la vita umana è minacciata dall’ideologia gender, dall’utero in affitto, dall’eugenetica e dalla discriminazione dei disabili, dalla droga e dalle dipendenze da internet e dai device, con annessa pornografia e pedofilia... 

Le conferenze e gli incontri che andavamo ad organizzare, all’inizio davanti a poche decine di persone, sono diventati sempre più frequenti, affollati e importanti. Abbiamo cominciato ad avere visibilità sui media, abbiamo cominciato le campagne di manifesti e camion vela su tutto il territorio nazionale. 

Abbiamo intessuto rapporti con l’associazionismo pro vita e pro famiglia, cercando sempre di fare rete, di unire, di superare e far superare i particolarismi e le divisioni che fanno solo il gioco dei nemici della vita e della famiglia, fino all’organizzazione dei due grandiosi Family Day e fino alla fusione con Generazione Famiglia: dal 2019 ProVita è diventata ProVita & Famiglia.

Il primo grande evento che abbiamo pianificato è stato la rappresentazione de Il mondo di Lucy, a Roma, nel 2013. Abbiamo portato in Italia Gabriele Kuby e Gianna Jessen che ha dato la sua testimonianza in più di 35 città . Abbiamo cominciato nel 2016 la Scuola di Bioetica. A Verona abbiamo organizzato prima il Festival per la Vita, nel 2018, poi il grande Congresso Mondiale per la Famiglia nel 2019.

Abbiamo costituito circoli in tutta Italia. Abbiamo cominciato a donare passeggini, carrozzine e seggiolini, pannolini, biberon, ciucci e giocattoli alle mamme in difficoltà con Un dono per la vita”. 

Innumerevoli le conferenze (anche in prestigiosi luoghi istituzionali, come la Camera e il Senato e la sala conferenze della Stampa estera), i flash mob, le manifestazioni, i camion vela “in più di 100 città”...

Tutto questo lavoro cosa ha portato nel complesso? Si è sollevato, dopo tanto tempo, il dibattito sui temi etici. Si parla di ideologia gender. Si parla di aborto in Tv. Si parla dell’umanità del concepito. Questo è un passo fondamentale per il cammino verso la diffusione della cultura della vita che fermerà la rivoluzione antropologica in atto e porterà all’abolizione della iniqua legge 194. 

 

 

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